Taiwan denuncia aerei e navi da guerra della Cina attorno all'isola, ma Pechino rivendica le manovre militari
Il ministero della Difesa di Taiwan ha diffuso le immagini delle manovre militari cinesi attorno all'isola: schierati da Pechino 59 aerei e 9 navi
Torna a salire la tensione su Taiwan. Il ministero della Difesa di Taipei ha denunciato lo schieramento della Cina di 59 aerei e 9 navi da guerra attorno all’isola e la violazione della linea mediana dello Stretto da parte di 43 caccia di Pechino. Le immagini delle manovre militari, rivendicate dalla Repubblica popolare, sono state diffuse sui social.
Le manovre militari cinesi
I video condivisi sui social da Taipei mostrano le esercitazioni militari condotte dall’esercito popolare di liberazione cinese tra domenica 17 e lunedì 18 marzo.
Nelle immagini pubblicate sul profilo X del ministero della Difesa taiwanese si vedono il cacciatorpediniere Guilin e le fregate Wenzhou e Jingzhou, oltre a droni cinesi, sorvegliati dai militari di Taiwan.
Il governo dell’isola ha dichiarato di aver inviato pattugliamenti aerei e navali da combattimento in risposta alla minaccia, oltre al dispiegamento di sistemi missilistici difensivi per monitorare gli aerei militari di Pechino.
Le esercitazioni della Cina
Nella giornata di lunedì 17 marzo, la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha dichiarato che le esercitazioni sono “necessarie, legali e giustificate per difendere la sovranità nazionale, la sicurezza e l’integrità territoriale”.
Ribadendo come l’esercito cinese sia “pronto a combattere in qualsiasi momento” per impedire l’affermazione della sovranità dell’isola, la rappresentante diplomatica di Pechino ha sottolineato che le manovre militari rappresentano “risposta decisa all’ingerenza straniera e al sostegno all’indipendenza di Taiwan”.
La pressione militare su Taipei è aumentata dopo che, nella giornata di giovedì 13 marzo, il presidente taiwanese Jimmy Lai aveva definito i tentativi di infiltrazione di Pechino nella società taiwanese come azioni di una “forza ostile straniera”, promettendo di adottare contromisure.
La tensione su Taiwan
A mettere in pericolo ulteriormente il fragile equilibrio nello Stretto, secondo Pechino, ci sarebbero anche le recenti modifiche al sito web del Dipartimento di Stato americano, dove sarebbe stato rimosso il riferimento al principio di una sola Cina. Una circostanza che, stando a quanto dichiarato dalla portavoce degli Esteri Mao, avrebbe inviato “segnali sbagliati alle forze separatiste di Taiwan”.
Le esercitazioni in mare da parte del Dragone sono state condannate in una recente dichiarazione congiunta dalle rappresentanze diplomatiche del G7, come “azioni illecite, provocatorie, coercitive e pericolose”.
Le accuse di minacciare la sicurezza di Taiwan e la stabilità della regione sono state respinte da Pechino.