Verso l'addio dello Spid, perché il Governo vuole spegnere l'identità digitale e come sarà sostituito
Il Sottosegretario Butti ha ribadito che l'Identità Digitale "deve essere unica e rilasciata dallo Stato, con tutto il rispetto per i provider privati"
Si va a passi spediti verso l’addio allo Spid. Ci ha pensato il Sottosegretario all’Innovazione del Governo, Alessio Butti, in audizione alla Camera, a confermare la fine del Sistema Pubblico di Identità Digitale. “Credo che in uno Stato serio l’Identità Digitale debba essere unica e rilasciata dallo Stato, con tutto il rispetto per i provider privati“, ha detto Butti, spiegando che, in ogni caso, la progressiva cessazione dello Spid avverrà in accordo con i privati.
Come verrà sostituito lo Spid
L’intenzione del Governo, dunque, è chiara e porta al progressivo spegnimento dello Spid.
Non sono ancora chiari e nemmeno ufficiali tempi e modi, e nemmeno come l’esecutivo intenda favorire la transizione.
ANSA
La certezza sembra essere la volontà del governo di sostituire lo Spid con la Cie, la Carta d’identità elettronica, che diventerebbe così l’unica identità digitale nel nostro Paese.
Spid a pagamento?
La Cie diventerebbe così anche l’unica modalità di accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione.
La Cie è sviluppata e gestita direttamente dallo Stato, a differenza dello Spid, affidato a fornitori privati, convenzionati e finanziati attraverso risorse pubbliche.
C’è poi da segnalare che finora è sempre stata garantitala gratuità del servizio, ma a partire da luglio 2025 alcuni provider potrebbero iniziare a renderlo a pagamento.
Lo Spid di Infocert dal 28 Luglio 2025 non sarà più gratuito, come annunciato dallo stesso identity provider in una mail inviata ai clienti ma avrà un costo annuo di 5,98 euro.
Cos’è e quando è stato introdotto lo Spid
In ogni caso, come detto, l’intenzione del Governo è chiara: spegnere lo Spid e rendere la Carta d’Identità Elettronica l’unica identità digitale del nostro Paese.
Lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è un sistema che consente ai cittadini italiani di accedere con un’unica identità digitale ai servizi online della Pubblica Amministrazione e di soggetti privati aderenti. Si tratta di un sistema di autenticazione composto da credenziali (username e password) che identificano in modo univoco l’utente.
Il sistema è stato introdotto ufficialmente in Italia nel marzo 2016, su iniziativa dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), nell’ambito del piano di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo era semplificare l’accesso ai servizi pubblici, migliorare la sicurezza informatica e promuovere una maggiore efficienza amministrativa.
