Partenze e arrivi fermi all’aeroporto di Orio al Serio nella giornata del 1° ottobre, dopo che un volo Ryanair proveniente da Barcellona ha registrato lo scoppio di uno pneumatico. Anche grazie a una pronta manovra effettuata dal pilota, non ci sono stati danni a cose o persone e il velivolo è rimasto fermo sulla pista.
Fortunatamente l’aereo era già atterrato prima del malfunzionamento. In altri casi sarebbe stato necessario ricorrere a un atterraggio d’emergenza, un evento raro a cui nessuno di noi, nonostante le indicazioni di hostess e steward, forse, è davvero pronto.
Cos’è un atterraggio d’emergenza e quando avviene
Un atterraggio di emergenza si verifica quando un aereo deve scendere in maniera non programmata per garantire la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio. Le cause possono variare: problemi tecnici con l’aeromobile, condizioni meteorologiche avverse, emergenze mediche a bordo, episodi di violenza tra i passeggeri o attentati.
I tipi di atterraggio di emergenza sono fondamentalmente due:
- atterraggio forzato, quando l’aereo è costretto a toccare terra a causa di un guasto meccanico o altri rischi;
- atterraggio di precauzione, quando tocca terra preventivamente per via di una potenziale minaccia.
L‘atterraggio in acqua è chiamato ditching ed è in genere l’ultima soluzione presa in considerazione dal pilota, vista la sua pericolosità.
Come capire se c’è un pericolo a bordo di un aereo
Un atterraggio di emergenza può essere preceduto da alcuni segnali chiave. Gli assistenti di volo potrebbero fare annunci particolari, come indicazioni su una discesa imprevista o cambiamenti nella rotta del volo.
Se sussistono problemi tecnici, la spia potrebbero essere dei rumori insoliti provenienti dal motore, una turbolenza o variazioni nella pressione interna, con conseguente fuoriuscita delle maschere di ossigeno e l’accensione delle luci.
Hostess, steward, pilota e co-pilota forniranno istruzioni specifiche in questi momenti. È fondamentale mantenere la calma e ascoltare attentamente quanto viene detto, poiché il personale di bordo è preparato ad affrontare le emergenze e la collaborazione dei passeggeri è essenziale.
Come prepararsi a volare e affrontare le emergenze
Ci sono alcune buone pratiche da ricordare sempre prima di viaggiare, per agevolarsi la vita in caso di atterraggi d’emergenza:
- indossare sempre scarpe comode e chiuse, evitando tacchi e sandali;
- memorizzare la posizione delle uscite di emergenza;
- leggere sempre le istruzioni di sicurezza presenti dietro gli schienali dei sedili e ascoltare attentamente le indicazioni degli assistenti di volo.
Cosa bisogna fare durante un’atterraggio di emergenza
Uno dei consigli più importanti durante un atterraggio di emergenza è mantenere la calma. Anche se può sembrare difficile, avere il pieno controllo delle proprie emozioni permetterà di pensare in modo chiaro e reagire rapidamente alle istruzioni.
Il panico può impedire una risposta efficace e mettere a rischio se stessi e gli altri. Le probabilità che un aereo cada sono piuttosto basse: meglio affidarsi al personale di bordo ed evitare di prendere decisioni avventate.
Durante la manovra viene in genere chiesto a tutti di assumere la posizione di sicurezza, detta anche brace position, per proteggersi da eventuali impatti. Prevede di abbassare la testa verso le ginocchia, tenendo le mani sopra il capo o afferrando le caviglie.
Qualora le maschere d’ossigeno dovessero abbassarsi automaticamente per una perdita di pressione, meglio indossarle per primi e poi eventualmente aiutare i compagni di viaggio che hanno bisogno, soprattutto bambini e persone con disabilità.
Per uscire dall’aereo potrebbe essere necessario usare lo scivolo di emergenza, togliendo le scarpe con il tacco e altri oggetti e accessori che potrebbero danneggiare lo scivolo. Una volta a terra bisogna spostarsi velocemente per permettere il transito degli altri passeggeri.
Infine è bene ricordare che durante un’emergenza aerea la priorità deve essere la sicurezza personale, non il recupero del bagaglio o degli oggetti di valore. Bisogna lasciare tutto nella cappelliera o sotto il sedile e concentrarsi sull’evacuazione del velivolo.