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CURIOSITÀ 18 AGOSTO 2024

Quante sono le probabilità che un aereo cada e come sopravvivere

Venire a sapere di un incidente aereo che ha provocato la morte di tante persone è sempre destabilizzante. Non fa eccezione la notizia dell’aereo caduto a San Paolo, in Brasile, il 16 agosto 2024. È successo, a causa di danni strutturali, al momento dell’atterraggio ed è costato la vita a 62 passeggeri.

Purtroppo, però, lo stesso giorno è caduto un altro veicolo sopra la costa di Le Lavandou, in Francia. Un jet Fouga Magister è precipitato in mare durante un’esibizione e ha portato alla morte del pilota. Il suo nome era Didier Berger, aveva 65 anni e ha avuto lo stesso destino del padre, morto nel 2003.

L’aereo è il mezzo di trasporto più sicuro, lo dicono i numeri

Nonostante possa sembrare il contrario, un incidente aereo è davvero raro e questi mezzi di trasporto sono considerati i più sicuri. Non solo il numero di veicoli che si alzano in volo sono inferiori ad altre vetture in circolazione ogni giorno, ma nel corso degli anni la tecnologia ha permesso di abbassare ancora di più il rischio di cadere con gli aerei.

A confermarlo sono i dati della To70, società di consulenza aeronautica, e dell’Aviation Safery Network che risalgono al 2019. Sono nettamente più pericolosi la motocicletta, la bici, l’auto, i mezzi di trasporto su acqua, i camion e i treni.

Gli aerei, infatti, hanno dei sistemi di manutenzione all’avanguardia e sono pensati per resistere a scosse, fulmini, turbolenze e danni esterni di una certa entità. Non a caso, rispetto al numero di voli giornalieri che partono dagli aeroporti di tutto il mondo, il tasso di incidenti è decisamente basso.

I momenti più pericolosi per chi decide di viaggiare in aereo sono i tre minuti dopo il decollo e gli otto minuti prima dell’atterraggio: ecco spiegato il motivo per il quale il personale a bordo obbliga a tenere le cinture di sicurezza allacciate.

Secondo uno studio della Harvard University del 2006, le probabilità di morire in un incidente aereo sono una su 11 milioni, meno di quelle che provocherebbe l’attacco di uno squalo (una probabilità su 3 milioni). Per avere un’idea più chiara, secondo il New York Times, una persona potrebbe volare ogni giorno per 123mila anni ed essere al sicuro.

L’IATA – l’International Air Transport Association – controlla che le compagnie aeree rispettino i protocolli di sicurezza e abbiano i requisiti per viaggiare: questo fa ridurre del 50% il numero degli incidenti aerei. Inoltre, i piloti sono sempre due ed è fondamentale il comportamento virtuoso dei passeggeri. Gli apparecchi elettronici vanno tenuti spenti per evitare incendi ed esplosioni.

Secondo gli esperti, infine, coloro che hanno maggiori chances di sopravvivere a un incidente aereo sono i passeggeri seduti vicino alle uscite di sicurezza. L’ideale è scegliere il proprio posto fra le cinque file dietro e davanti ai portelloni di emergenza. Ovviamente i posti lato corridoio sono più sicuri di quelli accanto al finestrino.

I peggiori incidenti aerei della Storia per numero di vittime

Tra gli anni Venti e Trenta, in media, gli incidenti aerei erano tre all’anno. Il tasso si è alzato negli anni Quaranta e Cinquanta, in cui si sono registrate mediamente 10 collisioni. Nel ventennio successivo, sono avvenuti dai 15 ai 20 disastri aerei. Il numero è aumentato nel tempo, ma va considerato anche un altro dato importante: è aumentato anche il numero di voli giornalieri in tutto il mondo.

Volendo stilare una Top Ten degli incidenti aerei con il maggior numero di vittime, al decimo posto c’è il volo dell’American Airlines 191 del 25 maggio 1979: hanno perso la vita 273 persone, subito dopo il decollo da Chicago. Al nono posto si trova l’incidente dell’Ilyushin II-76 dei Guardiani della rivoluzione, avvenuto il 19 febbraio 2003 in Iran, in cui sono morte 275 persone.

290 sono state le vittime del disastro aereo del 3 luglio 1988 che ha visto coinvolto il volo Iran Air 655, il veicolo è precipitato mentre sorvolava lo Stretto di Hormuz. 298 sono stati i decessi durante il volo Malaysia Airlines 17, l’incidente è avvenuto nei cieli dell’Ucraina il 17 luglio del 2014.

Al sesto posto, attualmente, si trova il volo Saudia 163, con 301 vittime. L’aereo si è distrutto: ha preso fuoco poco dopo la partenza dall’aeroporto internazionale di Riad il 19 agosto 1980. In quinta posizione c’è il volo Air India 182, con 329 vittime. L’aereo è precipitato il 23 giugno 1985 nel pressi di Cork, nell’Oceano Atlantico che bagna le coste dell’Irlanda.

In quarta posizione, con 346 morti, si registra il volo della Turkish Airlines 981 del 3 marzo 1974. L’incidente aereo è avvenuto in un bosco di Ermenonville, poco dopo il decollo dall’aeroporto di Parigi.

Il terzo posto se lo aggiudicano, purtroppo, il volo Kazakhstan Airlines 1907 e quello Saudi Arabian Airlines 763, che il 12 novembre 1996 si sono scontrati sopra il villaggio di Charkhi Dadri, a circa 100 chilometri dalla città di Delhi.

520 vite sono state spezzate durante il volo Japan Airlines 123 del 12 agosto 1985, mentre 583 sono stati i morti del disastro aereo di Tenerife avvenuto il 27 marzo del 1977. Questi numeri fanno sì che questi incidenti siano rispettivamente al secondo e al primo posto di una classifica all’interno della quale nessuno vorrebbe mai entrare.

Come sopravvivere a un incidente aereo: consigli pratici

Se determinati dati non sono sufficienti a far viaggiare con serenità e a non aver paura in aereo, ci sono dei consigli utili per ridurre ancora di più il pericolo di rimanere vittima di un incidente in volo.

  • Scegliere vestiti e scarpe comodi che facilitino la fuga e maniche lunghe per proteggere da incendi e oggetti appuntiti.
  • Optare per i posti più vicini all’uscita e al corridoio.
  • Mettere qualcosa di morbido sotto il sedile davanti per bloccare gambe e piedi ed evitare fratture.
  • Tenere le scarpe ai piedi e non aprire il tavolino durante le fasi di atterraggio e decollo.
  • Ascoltare con attenzione le indicazioni da adottare in caso di emergenza prima del decollo.
  • Fondamentali sono i 90 secondi immediatamente successivi all’incidente: si deve mantenere la calma e scendere il più velocemente possibile.

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