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CONSIGLI 03 MARZO 2024

Caffè in capsule di qualità, attenzione agli errori: come farlo più buono

Ci sono gesti talmente naturali da passare inosservati. Tra questi la preparazione del caffè in capsule. Basta aprire la macchina, infilarci il caffè, attendere che finisca il riscaldamento, premere il bottone e il gioco è fatto. Tutto vero, ma la differenza tra un caffè normale e uno buono passa attraverso dettagli inaspettati, cui probabilmente la maggior parte delle persone non fa caso.

Se vi dicessimo che si possono commettere errori più o meno gravi anche nella preparazione del caffè probabilmente pensereste subito al caffè nella moka, che prevede una esecuzione codificata in passaggi precisi e studiati, come l’antica tradizione napoletana insegna.

Come scegliere le capsule: provenienza, miscela e intensità

Le capsule hanno indiscutibilmente cambiato il modo di gustare il caffè in casa, sia per quanto riguarda la qualità, sia per la comodità di preparare un espresso rapidamente, senza bisogno di recarsi al bar più vicino.

La scelta della capsule però non può essere sottovalutata. È opportuno esaminare le diverse miscele presenti sul mercato. La varietà è piuttosto vasta e necessita di tempo per essere accuratamente vagliata. Sul mercato si possono rintracciare capsule che vanno dal gusto delicato a quello più robusto, in grado di adattarsi a ogni tipo di palato.

La sperimentazione è un capitolo importante per capire quale gusto si addica meglio alle proprie esigenze. Allo stesso modo è importante acquistare un prodotto di qualità, che tiene conto della provenienza del caffè. La gradevolezza della bevanda dipende anche da fattori come la tostatura e le condizioni di conservazione. Per un gusto perfetto meglio scegliere miscele con arabica a basso contenuto di acidità.

Il primo passo è sempre quello di decidere quale sia il tuo caffè preferito tra espresso, lungo e macchiato. Ogni brand ha le sue caratteristiche che rispondono a gusti totalmente soggettivi: per questa ragione l’assaggio dei diversi prodotti presenti sul mercato rappresenta uno step obbligatorio. Infine, un capitolo importante riguarda l’intensità della capsula: dipende dal grado di tostatura del prodotto e dalla quantità di caffeina presente nel caffè macinato.

I trucchi per fare un buon caffè con la macchinetta

Chi pensa che fare un buon caffè con la macchinetta sia impossibile per via della semplicità dell’operazione dovrà ricredersi. Esistono infatti dei passaggi codificati che, con un pizzico di attenzione, possono esaltare la qualità del risultato finale.

Il primo elemento per godere di un caffè in capsule cremoso e fragrante dipende dalla qualità delle miscele utilizzate. Acquistarle solo in nome del risparmio non è mai una buona idea: meglio spendere qualche centesimo in più per marche note, assicurandosi un prodotto godibile.

In secondo luogo, è opportuno conoscere al meglio le caratteristiche della propria macchinetta. Sul mercato sono presenti modelli totalmente automatizzati e manuali. In questi ultimi dovrai preoccuparti di bloccare la fuoriuscita di acqua al momento giusto. È importante che l’erogatore raggiunga la temperatura corretta prima di azionarlo, ma spesso è un led luminoso ad avvisare del completo riscaldamento dell’apparecchio. Per fermare l’erogazione al momento giusto si consigliano i 2/3 della tazzina, o anche prima se si desidera un ristretto.

È bene anche non sottovalutare la manutenzione della macchinetta se si vuole godere di un caffè sempre di alta qualità. La pulizia del sistema è indispensabile e passa dal frequente lavaggio del serbatoio, dalla decalcificazione periodica e dalla pulizia quotidiana del beccuccio di erogazione.

Come conservare correttamente le capsule del caffè

Godere sempre del miglior espresso possibile passa inevitabilmente anche attraverso la corretta conservazione delle capsule e delle loro proprietà aromatiche. È frequente trascurare questo aspetto e trovarsi con gusci logorati.

Esistono capsule autoprotette e non. Le prime sono realizzate con un guscio ermetico, che non permette all’aria di entrare né agli aromi di uscire. Sono fatte di plastica o alluminio e questo contenitore è considerato il migliore per la salvaguardia delle miscele. Le capsule non autoprotette, invece, sono quelle compostabili: si tratta di gusci più delicati, con la pellicola superiore forata e pareti trasparenti, per cui devono essere protetti anche dalla luce.

Proprio la luce rappresenta un pericolo, ma la maggior parte delle capsule ha una copertura opaca e impenetrabile. Il nemico numero uno è la temperatura: meglio non conservare le capsule vicino a fonti di calore, evitando ogni tipo di sbalzo termico.

Quali errori evitare con le capsule del caffè

Anche nella sicurezza della nostra casa, finiamo per commettere errori banali che possono compromettere la degustazione di un espresso. Per una bevanda buona come un caffè del bar è buona norma evitare tali errori.

In molti non effettuano un risciacquo del circuito interno della macchina prima di ogni erogazione, spesso per la fretta: un ciclo a vuoto fino a riempire una tazzina d’acqua è fondamentale. Questa operazione permetterà alla tua macchina del caffè di raggiungere la giusta temperatura e pressione e pulire il beccuccio da eventuali residui di caffè.

In quanto a errori, un altro comune riguarda la mancata decalcificazione: si tratta di un’operazione molto semplice, utile per eliminare gli accumuli di calcare e oli rilasciati dal caffè all’interno del flusso erogatore.

Densità e cremosi del caffè dipendono dal prodotto acquistato: ognuno ha la sua erogazione ottimale, alcuni sono pensati per essere erogati ristretti, altri espressi, altri lunghi e così via. Ne consegue che ogni caffè in capsule o cialde e ogni macchina del caffè ha la sua quantità ideale. In linea di massima l’erogazione consigliata è di 30ml, che equivalgono a una tazzina da bar riempita poco più della metà.

Infine, è anche importante svuotare regolarmente il cassetto raccogli capsule così come il contenitore raccogli gocce: la macchina del caffè è un amico fedele e per molti indispensabile, da ripagare con la giusta cura.

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