La parola coma viene dal greco e significa letteralmente “sonno”. Un vero e proprio stato di assenza, già conosciuto sin dai tempi antichissimi. In termini medici, il coma è una profonda incoscienza durante la quale vi è una perdita delle capacità cognitive e l’impossibilità di reagire agli stimoli esterni; pur mantenendo una minima attività cerebrale. Nella fase comatosa, si perdono quindi le funzioni cerebrali più complesse mentre quelle essenziali – ad esempio la respirazione – restano integre. Dire esattamente cosa succeda durante il coma è tutt’oggi un mistero scientifico. Sono diversi infatti i racconti di chi ha vissuto – e vinto – questa esperienza. Claire Wineland, una ragazza nata con la fibrosi cistica e il cui corpo fu congelato per combattere un’infezione potenzialmente letale, una volta svegliatasi, lo ha definito come una sorta di mondo parallelo. Un lungo sogno durante il quale ha percepito, in modo edulcorato, tutto ciò che avveniva nel reale attorno a lei. “Mentre ero in coma sognavo di essere in Alaska, anche se non c’ero mai stata – ha raccontato la giovane, che, incredibilmente, al risveglio, ha scoperto di essere stata immersa nel ghiaccio dai medici, per combattere la febbre altissima. Forse da qui l’onirico viaggio al Circolo Polare Artico.