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CURIOSITÀ 12 MAGGIO 2020

Cosa succede se mi addormento ascoltando musica

Una musica dolce e a basso volume, durante le fasi di sonno profondo, può migliorare la nostra capacità mnemonica.

Questo è quanto emerge dagli studi di un’équipe tedesca dell’Università di Tubingen, che ha mostrato come un’esposizione sonora di debole potenza, sincronizzata al ritmo delle oscillazione cerebrali, possa stimolare il cervello accrescendo la memoria.

La ricerca ha monitorato per diverse notti undici soggetti; ad alcuni veniva dispensata musica, ad altri invece venivano date altre tipologie di stimoli. I volontari esposti alle stimolazioni sonore – sincronizzate con le oscillazioni lente del cervello – al mattino mostravano una capacità maggiore di ricordare associazioni di parole imparate poco prima di addormentarsi.

Le osservazioni dell’Università di Tubingen si ricollegano all’importante studio italiano effettuato dall’Istituto di Tecnologia di Genova; ricerca che ha consentito di identificare i neuroni che sottendono alla regolazione delle onde lente, da ritenersi fondamentali sia per il buon funzionamento dei neuroni stessi sia per il consolidamento della memoria.

Secondo il dottor Jan Born, a capo del gruppo tedesco, il compito di “assist” giocato dalla musica nel rafforzare le onde lente meriterebbe ulteriori approfondimenti. La musica potrebbe, infatti, essere utilizzata per amplificare altri ritmi cerebrali dotati di un significato funzionale riconosciuto, come quelli che ad esempio controllano l’attenzione da svegli.

Fonti: Fondazione Veronesi

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