Potrebbe essersi conclusa la ricerca di uno dei ‘miti’ dell’archeologia: sarebbe infatti stato finalmente trovata l’Arca di Noè.
Nuovi conferme per l’Arca di Noè: il riscontro col radar
A sostenerlo sono i membri del progetto “Noah’s Ark Scans”, che avrebbero trovato indicazioni di una struttura ‘da età biblica’ situata sotto un tumulo a forma di barca scoperto in Turchia.
Le ricerche sono state condotte da un team di ricercatori americani e turchi e avrebbero utilizzato tecniche di studio del suolo e avrebbero rianalizzato le scansioni geo-radar effettuate nel 20219 in una zona a sud del Monte Ararat.
“Questi risultati forniscono prove convincenti di una struttura unica, potenzialmente artificiale, sotto la superficie, distinta dalla colata di fango circostante”, ha comunicato i gruppo di ricercatori.
Resti di legno nella colata di fango
Nella zona indicata, sarebbero stati trovati residui indicativi di legno decomposto e altri materiali organici, residui compatibili con i resti di una grand e antica struttura conservatasi i una colata di fango.
“Un meticoloso riesame delle scansioni GPR 3D condotte nel 2019, utilizzando un software di imaging avanzato, ha rivelato sorprendenti caratteristiche del sottosuolo – si legge nel comunicato del progetto Noa’s Ark Scans – Le scansioni mostrano un corridoio centrale di 71 metri e strutture angolari – potenzialmente stanze o corridoi – che si estendono fino a 6 metri di profondità. Queste formazioni ad angolo retto, rare nei processi geologici naturali, suggeriscono una progettazione intenzionale.”
Secondo il libro biblico della Genesi, l’Arca di Noé era un’enorme nave che Dio ordinò a Noè di costruire per salvare se stesso, la sua famiglia e coppie di ogni tipo di animale da un diluvio universale inviato per distruggere ogni forma di vita sulla Terra.
Video tratto da: IPA / SWNS