La vera e paurosa storia di Masha e Orso

Siamo abituati al fatto che favole e fiabe, trasposte in cartoni animati, siano edulcorate per non urtare la sensibilità dei bambini, ma non potevamo immaginare quanto fosse inquietante la vera storia di Masha e Orso, eroi televisivi dei più piccoli, mutuati dal folklore russo. Nella serie animata, Orso è un simpatico plantigrado che si occupa di giardinaggio e legge libri in una casetta nel bosco: la sua quiete viene turbata solo dalle incursioni di quella peperina di Masha, bimba intraprendente e combina guai, che lo coinvolge in mille avventure. Nel racconto tradizionale, invece, la piccola di rosa vestita, dopo essersi allontanata troppo dal suo villaggio, si perde nella boscaglia e vaga sola e spaventata, fino a ritrovarsi davanti all’uscio di Orso, che minaccia di mangiarla viva, se si rifiuterà di diventare la sua serva. Per sfuggire alle grinfie del gigantesco animale, Masha escogita un piano di fuga e gli chiede di poter preparare dei pasticcini da portare ai suoi nonni al villaggio: Orso accetta, ma decide di effettuare egli stesso la consegna. La bimba ripone i dolcetti in un grande cesto da pic nic, ordinando all’orso di non aprirlo per nessun motivo, avvertendolo che avrebbe controllato le sue mosse dalla cima di una grande quercia. Dopo aver distratto il suo aguzzino con uno stratagemma, Masha si nasconde dentro al canestro, facendosi così trasportare dall’ignaro animale fino a casa dei nonni. Qui i cani del villaggio mettono in fuga Orso saltandogli addosso ed il nonno ritrova la nipote sperduta non appena sollevato il coperchio del cesto lasciato cadere davanti all’uscio. Nel cartone animato, quindi, si perde l’insegnamento legato alla fiaba originale, dove si voleva far capire ai più piccoli che allontanarsi da casa e non ascoltare i saggi consigli della propria famiglia poteva costare davvero caro. La verità, però, non va sempre d’accordo con l’audience…