Il morso di quasi tutti i ragni è velenoso, ma nella maggior parte dei casi i denti sono troppo piccoli o fragili per fare in modo che la sostanza nociva penetri nella cute delle persone. Le specie a cui fare attenzione perché possono causare gravi lesioni sono solo due: la vedova nera (in Italia è presente la malmignatta o vedova nera mediterranea) e il ragno violino, anche detto bruno o bruno solitario. Anche le tarantole sono considerate pericolose, ma i loro morsi non provocano gravi danni nell’uomo.
Come riconoscere i ragni velenosi
La malmignatta nel Bel Paese si trova nelle regioni mediterranee e vive tra la bassa vegetazione nei boschi e nelle aree rudimentali. È nota anche come Falangio di Volterra e ha un aspetto dal corpo tondeggiante con caratteristici punti rossi sul dorso nero.
Il ragno violino, anche detto eremita, ha un corpo di 7-9 mm, di colore marrone-giallastro, con lunghe zampe. Anche questa specie è diffusa nelle aree mediterranee in Italia e si nasconde in ambienti bui e riparati.
La tarantola si trova infine nelle zone centrali e meridionali dello Stivale e ha generalmente un corpo ricoperto da peli neri e marroni (solo alcune tipologie mostrano colori più vivaci). Vivono solitamente in terreni asciutti.
Come evitare il morso del ragno
Un ragno può mordere per attacco o per difesa, così come avviene per le punture degli insetti, e generalmente gli aracnidi non attaccano l’uomo. Bisogna imparare a rispettare gli animali e non mettersi nelle condizioni di essere attaccati, come nel caso delle api. Alcune volte, il ragno non inocula neanche il veleno perché l’intento è unicamente di allontanare la persona. In questo caso si parla di “dry bite” ovvero “morso a secco”.
Tuttavia ci sono alcuni comportamenti che possono aiutare a evitare di essere “addentati” da un ragno. Per esempio, è consigliabile prestare molta attenzione quando si vuole rimuovere una ragnatela, aiutandosi con una scopa con il manico lungo. Per catturare l’aracnide si può usare un’aspirapolvere o indossare dei guanti o delle coperture per evitare di toccare i ragni a mani nude. Bisogna prestare attenzione anche alle attività che possono mettere a contatto con l’animale come il giardinaggio, le pulizie domestiche o il riordino di vecchi scaffali. Da ricordare è che i ragni come i gechi aiutano a tenere lontani gli insetti e quindi andrebbero rispettati e non uccisi.
Come riconoscere il morso e cosa fare
Riconoscere il morso di un ragno è praticamente impossibile e la gravità della lesione dipende dalla tipologia di aracnide e dalla quantità di veleno iniettato. Di solito, le conseguenze se si viene morsi da una specie potenzialmente pericoloso sono:
- Dolore nella sede del morso
- Arrossamento
- Gonfiore
- Diminuzione della sensibilità.
I sintomi compaiono dopo 2-6 ore dal morso e tendono ad aggravarsi nell’arco di 24 ore. Nei casi lievi basta riposare e comprimere la parte per trovare sollievo. In generale è utile non incidere la zona del morso, lavare accuratamente la ferita con acqua e sapone, non usare disinfettanti aggressivi. Consultare un medico o andare al Pronto Soccorso se si teme di aver subito gravi conseguenze.