Esiste una città in Sudamerica dove si muore senza morire. O meglio, dove il corpo dei defunti diventa una mummia. Un fatto così inspiegabile che è oggetto di studi approfonditi.
Nessuno sa spiegare il perché di un fatto tanto insolito. Da un lato gli esperti si affanno a cercare una spiegazione razionale e scientifica per i corpi che risultano mummificati in via del tutto naturale, dall’altro c’è chi chiama in causa misticismo e religione per dare una risposta a ciò che una risposta non ha, almeno al momento.
Le mummie dell’Antico Egitto ci hanno mostrato come ottenere quel tipo di risultato, una volta che un individuo lascia le spoglie terrene. Ma, in quel caso, si trattava di un intervento esterno, che permetteva la perfetta conservazione dei corpi anche a distanza di secoli. Se oggi conosciamo molto su quella civiltà, tanto lo si deve anche a quel particolare procedimento. Quanto invece accade in Colombia non ha a oggi alcun fondamento di natura pratica.
Dove vedere le mummie “naturali” di San Bernardo in Colombia
Nella piccola città di San Bernando, nel nord delle Ande colombiane, la signora Clovisnerys Bejarano si inginocchia davanti a un sarcofago di vetro che contiene il cadavere mummificato di sua madre. La donna è morta nei primi anni ’90 ed è stata esumata nel 2001, ma sembra che stia solo dormendo. fa ma sembra che stia solo dormendo.
La signora Saturnina Torres de Bejarano è vestita con lo stesso abito con stampa rosa e la stessa maglia di lana verde in cui è stata sepolta, stringendo un fiore tra le mani. A destare stupore è l’incredibile stato di conservazione del corpo. Basta osservare il viso marrone e le trecce per non credere ai propri occhi.
Quello di Saturnina non è l’unico caso della cittadina colombiana: ci sono infatti 14 corpi in totale nelle medesime condizioni. La figlia è convinta che la conservazione sia un dono di Dio per aver condotto una vita particolarmente virtuosa. Sono in molti a leggere questo aspetto premiante della religione, ma in molti sostengono esattamente il contrario, che si tratti cioè di una punizione divina.
Questo fenomeno è inizio nel 1963, quando il primo corpo mummificato fu scoperto nel cimitero locale. Da allora molti altri sono emersi in condizioni simili, a tal punto che la cittadina ha allestito un museo per esporle.
Perché chi muore qua diventa una mummia: le possibili cause
Nonostante numerosi studi, la causa esatta di questa mummificazione spontanea rimane un enigma. Le particolari condizioni climatiche della zona potrebbero influire per ottenere quel tipo di risultato. Secondo l’antropologa Daniela Betancourt dell’Università Nazionale della Colombia, l’umidità e il vento caldo che soffia costantemente sulla città di San Bernardo e nella zona del cimitero potrebbero creare un effetto che trasforma le tombe in un forno naturale che disidrata i corpi, permettendo la perfetta e anomala conservazione. Il ruolo delle tombe pare comunque centrale, in quanto non si erano registrati casi di mummificazione prima degli anni ’60, quando il cimitero non era ancora stato costruito. Quest’ultimo sorge su un ripido pendio che favorirebbe l’azione dei venti temperati sui corpi.
Dagli anni ’80 si contano circa 50 mummie all’anno, senza distinzioni tra età, sesso e tipo di corporatura. Un numero rilevante che non può essere casuale. La comunità locale spesso sceglie di non cremare i corpi mummificati, preferendo conservarli come reliquie.
Il caso colombiano non è dissimile da ciò che si verifica anche in altri punti del pianeta in quanto a credenze popolari, come capitò con le tombe dei vampiri in Polonia, giusto per fare un esempio. Nonostante gli indizi scientifici a supporto della tesi, resta grande l’alone di mistero, alimentato prevalentemente dalla religiosità della popolazione locale, la quale non si rassegna a una spiegazione di natura non divina.