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CONSIGLI 25 FEBBRAIO 2024

Perché le previsioni del meteo sono sbagliate e come si leggono correttamente

La meteorologia è la scienza che si occupa dello studio dei processi atmosferici che influenzano il nostro pianeta. Si concentra sull’analisi e sulla previsione dei fenomeni atmosferici, come temperature, pressione, umidità, vento e precipitazioni. Per quanto si tratti di scienza, non è infallibile. Ne abbiamo la prova ogni qualvolta osserviamo le previsioni per il giorno seguente e confidiamo in una bella giornata lasciando a casa l’ombrello, per poi imbatterci puntualmente in qualche pioggia inattesa.

Le previsioni del meteo possono sbagliare, questo è fuor di dubbio. Ma, nel gioco del peso degli errori, siamo spesso noi a non saperle leggere e interpretare nel modo corretto. Una conoscenza più approfondita delle dinamiche che determinano le previsioni del tempo può aiutarci a non dare nulla per scontato, soprattutto in un’era in cui un’allerta meteo è una costante cui ci siamo tristemente abituati.

Il 55% degli europei non sa leggere le previsioni del meteo

I dati diffusi da Meteorological Application possono sembrare una sorpresa, ma spiegano quali siano i limiti della meteorologia vista dai comuni osservatori e fruitori: più della metà degli europei riconosce di non saper interpretare correttamente le previsioni. La percentuale è il 55% dei cittadini dei Paesi comunitari.

Un tempo le previsioni meteo erano una banale occasione per capire se la gita fuori porta potesse o meno essere rovinata da un acquazzone improvviso. Oggi è molto di più. Viviamo in un’epoca in cui i cambiamenti climatici condizionano le nostre abitudini con eventi atmosferici sempre più intensi e pericolosi.

Sono queste condizioni meteo estreme a dover mantenere alta la percezione del pericolo, permettendoci di evitarlo attraverso la corretta interpretazione delle previsioni.

Oggi usiamo sempre più spesso app e i siti web per informarci sul tempo che verrà. I dati sulla scarsa conoscenza delle basi di meteorologia impongono però agli esperti del settore di intervenire per migliorare un servizio che può concretamente aiutare le persone a organizzare le proprie giornate, evitando situazioni potenzialmente pericolose per sé e per gli altri.

Come si leggono i dati del meteo sul vento e sulla pioggia

I meteorologi utilizzano strumenti come termometri, barometri, igrometri e radar unitamente a modelli matematici e computerizzati per raccogliere dati e fare previsioni sulla base delle informazioni raccolte. Vediamo quali informazioni possiamo leggere nel bollettino quotidiano.

  • Temperatura: è il parametro che balza subito all’occhio e che maggiormente interessa i fruitori. Ha due scale di misurazione: la Celsius (°C), quella più comune, abitualmente utilizzata in Italia, con 0 °C che rappresentano il punto di congelamento dell’acqua e 100 °C il suo punto di ebollizione a pressione atmosferica standard, e Fahrenheit (°F), utilizzata principalmente negli Stati Uniti, con 32 °F che rappresentano il punto di congelamento dell’acqua e 212 °F il punto di ebollizione.
  • Pressione: è la forza esercitata dall’atmosfera sulla superficie terrestre. Viene comunemente misurata in pascal (Pa), ma spesso si utilizzano anche altre unità come millibar (mbar) o ettapascal (hPa). Man mano che si sale in altitudine, la pressione atmosferica diminuisce. I cambiamenti nella pressione atmosferica possono essere correlati a variazioni delle condizioni meteorologiche.
  • Direzione del Vento: Viene espressa in gradi e il sistema di misurazione utilizzato è il sistema di bussola, da nord (0 gradi) a est (90 gradi), sud (180 gradi), ovest (270 gradi), e così via. La sua velocità è spressa in chilometri all’ora (km/h) o nodi.
  • Pioggia: gode di due parametri fondamentali. La quantità indica la pioggia caduta in un arco temporale e si misura in millimetri (mm) o pollici. L’intensità si riferisce alla velocità con cui la pioggia cade in un determinato momento (ad esempio, “leggera”, “moderata” o “forte”)

Perché le previsioni del tempo spesso sono sbagliate

Un curioso studio ha rilevato che tutte le volte che i meteorologi in Kansas hanno annunciato il cento per cento di possibilità di pioggia, in un terzo dei casi non ha piovuto affatto. Dopotutto gli aneddoti sull’inaffidabilità delle previsioni del tempo sono moltissimi e sfociano spesso in critiche verso gli esperti del settore.

Nel mondo sono più di undicimila le stazioni di osservazione che registrano i dati relativi a temperatura, pressione atmosferica, umidità, velocità e direzione del vento, precipitazioni e altre condizioni atmosferiche. Aerei, navi mercantili, palloni aerostatici e satelliti fanno la stessa cosa e trasmettono i dati alle stazioni meteorologiche a terra. Unendo tutta questa corposa quantità di dati, i computer generano mappe meteorologiche ed elaborano le previsioni. La comparazione con i modelli matematici del passato permette di fornire una previsione.

I motivi che possono portare a valutazioni sbagliate sono molteplici, nonostante i progressi nella tecnologia e nei modelli meteorologici. L’atmosfera è un sistema estremamente complesso con molte variabili interconnesse. Piccole variazioni iniziali nei dati di input possono portare a grandi differenze nelle previsioni, specialmente a lungo termine.

Le previsioni a breve termine, che coprono periodi fino a tre giorni, sono generalmente più affidabili. Più si allunga il lasso temporale, meno affidabile sarà la previsione. Dai quattro ai sette giorni si parla di previsioni a medio termine, che godono di maggiore incertezza, anche se la tecnologia attuale le rende ancora piuttosto valide. Le previsioni a lungo termine superano la settimana e sono generalmente meno attendibili.

Nonostante questi fattori le previsioni meteorologiche sono migliorate notevolmente nel corso degli anni grazie all’avanzamento della tecnologia e i meteorologi cercano continuamente di migliorare i modelli e le metodologie per ridurre gli errori al minimo.

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