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CURIOSITÀ 30 GENNAIO 2024

Primo impianto Neuralink su un essere umano, Elon Musk festeggia il suo chip nel cervello

Elon Musk non è nuovo a progetti al limite dell’impossibile. A fine gennaio 2024 ha annunciato che la sua start up Neuralink ha impiantato per la prima volta un suo chip nel cervello di un essere umano.

Il dispositivo si chiama Telepathy e “consente di avere il controllo del telefono o del computer e, attraverso questi, di quasi ogni strumento, semplicemente pensando”, ha spiegato il CEO di SpaceX e Tesla sui social.

Sembra qualcosa d’incredibilmente rivoluzionario che potrebbe cambiare la vita, migliorandone la qualità, di chi ha paralisi agli arti.

Il primo essere umano con un chip nel cervello

Sull’intervento e sul tipo di tecnologia usata si sa poco. La maggior parte delle informazioni arriva da Elon Musk su X, l’ex Twitter. A quanto pare, con un’operazione chirurgica invasiva è stato inserito nel cervello del paziente un impianto chiamato Link, delle dimensioni di cinque monete impilate.

“Il paziente si sta riprendendo bene”, ha precisato il proprietario di X, “e i risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi di neuroni. I primi utilizzatori saranno le persone che hanno perso l’uso degli arti“.

“Immaginate se Stephen Hawking avesse potuto comunicare più velocemente di un dattilografo o di un banditore. Questo è l’obiettivo”, ha dichiarato ancora Musk.

Lo scopo del progetto sarebbe infatti quello di potenziare le capacità cerebrali e curare i disturbi neurologici, come la SLA o il Parkinson, e un giorno poter realizzare una simbiosi tra uomo e intelligenza artificiale.

Questa è almeno l’ambizione del patron di Tesla, anche se attualmente è ancora difficile valutare che tipo di conseguenze possa avere la nuova tecnologia nel campo della ricerca sull’interfaccia cervello-macchina.

A cosa serve Neuralink: l’obiettivo di Elon Musk

Per capire meglio la strada che si sta perseguendo, bisogna conoscere l’origine e gli obiettivi di Neuralink, un’azienda specializzata nello sviluppo di neurotecnologie come le interfacce neurali impiantabili, fondata da diversi imprenditori tra cui Elon Musk.

L’obiettivo principale della Neuralink Corporation è quello di creare un’interfaccia cerebrale per ripristinare l’autonomia di coloro che al giorno d’oggi non possono muoversi e “sbloccare il loro potenziale umano”.

L’impresa aveva ricevuto l’autorizzazione della Food and Drug Administration, l’autorità di regolamentazione statunitense in campo di terapie mediche, e a fine 2023 aveva iniziato il reclutamento dei volontari per i test, che fino a oggi erano stati condotti sugli animali.

Per verificare il funzionamento del chip impiantato, Neuralink ha creato un progetto chiamato Prime, acronimo di Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface, una sorta di robot chirurgico che consente di controllare il lavoro fatto da un robot e che è impiegato in sala operatoria per l’impianto intracranico.

Al momento sono migliaia le persone candidate nonostante solo 11 individui al massimo massimo potranno accedere alla sperimentazione.

Le aspettative sono alte e nel frattempo l’azienda continua a raccogliere fondi. Nel 2023 ha chiuso il 2023 con oltre 400 dipendenti e una raccolta di fondi di 363 milioni di dollari.

Intanto l’azienda è sotto accusa per aver ucciso 1.500 cavie animali e ha ricevuto un’ondata di critiche riguardo la violazione dei diritti degli animali e in particolare l’Animal Welfare Act, la legge che stabilisce i confini degli esperimenti su cavie.

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