Il tema della app di incontri, ormai, è il più dibattuto nella pausa pranzo tra colleghi o durante le serate tra amici, “Me lo scarico?” “Tu ce l’hai? Ma funziona quindi…” Naturalmente all’estero questa moda è arrivata prima e viene seguita, oserei dire, con un’apertura mentale diversa da quella italiana, infatti secondo un sondaggio realizzato da Statistica oltre il 30% degli utenti statunitensi di internet tra i 19 e 29 anni utilizza attualmente siti o app di appuntamenti, mentre il 31% ammette di averlo già fatto in precedenza. In uno studio universitario intitolato “The strenght of absent ties: social integration via online dating” emerge che un terzo delle relazioni di oggi nasce online. Il dato sale al 70% quando si restringe il campo alle coppie omosessuali. In più viene alla luce che le app di dating hanno permesso a persone di diverse etnie ed estrazioni sociali di entrare in contatto e conoscersi. Inutile dire che si è creato un vero e proprio business attorno alle app di appuntamenti, InterActiveCorp ha recentemente annunciato che le sole società di incontri hanno realizzato nel 2017 un reddito operativo di 127,7 milioni di dollari, in aumento del 13% rispetto all’anno precedente. Secondo un’indagine svolta da Ogury, società di mobile data, sembra che in Italia tra le app più scaricate ci siano Badoo, Lovoo e Tinder. Gli italiani, insomma, non si fanno parlar dietro da nessuno, siamo decisamente i più attivi in Europa: secondo il Center for Economics and Business Research, almeno 8,9 milioni di cuori solitari cercano un partner online.
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