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CURIOSITÀ 26 DICEMBRE 2023

Grazie alle balene parleremo con gli alieni: lo strano studio

Nel panorama scientifico attuale, un’iniziativa pionieristica si sta sviluppando attraverso l’incontro tra l’intelligenza umana e quella di creature marine, le megattere. Un team composto da ricercatori del SETI Institute, dell’Università della California Davis e dell’Alaska Whale Foundation ha intrapreso uno studio innovativo, utilizzando la comunicazione delle balene come chiave per decifrare eventuali segnali extraterrestri. Questo audace progetto, oltre a gettare le basi per una possibile interazione con esseri provenienti da altri mondi, potrebbe fornire preziosi strumenti per la ricerca dell’intelligenza extraterrestre.

Lo studio del SETI sulle balene: 20 minuti di “conversazione”

Il cuore di questa ricerca rivoluzionaria è stato un incontro straordinario con una megattera dell’Alaska di nome Twain. Il team Whale-SETI ha utilizzato un altoparlante subacqueo per emettere segnali di “contatto” e ha registrato la risposta di Twain durante uno straordinario scambio durato 20 minuti. Twain ha risposto con variazioni di intervallo tra i segnali, dimostrando una forma di comunicazione sofisticata. L’articolo pubblicato sulla rivista Peer J. dal titolo “Riproduzione bioacustica interattiva come strumento per rilevare ed esplorare l’intelligenza non umana: ‘Conversare’ con una megattera dell’Alaska” descrive in dettaglio questo sorprendente dialogo tra umani e balene, sottolineando la complessità del linguaggio delle megattere.

Perché parlare con le balene servirà a parlare con gli alieni

La scelta di studiare le balene come ponte verso la comunicazione con gli alieni è basata sull’idea che le intelligenze extraterrestri potrebbero condividere un interesse simile nel stabilire un contatto. Il dottor Laurance Doyle del SETI Institute sottolinea che, analogamente allo studio dell’Antartide come proxy per Marte, le megattere forniscono un terreno di studio unico per comprendere la complessità comunicativa. La loro intelligenza, i sistemi sociali complessi e le forme avanzate di comunicazione, sia attraverso canti che richiami sociali, offrono un modello intrigante per sviluppare filtri di intelligenza applicabili alla ricerca di segnali di vita aliena.

Cos’è il SETI, il programma per cercare vita intelligente extraterrestre

Il SETI, acronimo di Search for Extra-Terrestrial Intelligence, è un programma dedicato alla ricerca di vita intelligente extraterrestre. Fondato nel 1984, il SETI Institute è un’organizzazione no-profit e multidisciplinare che collabora con diverse entità, tra cui la NASA e la National Science Foundation. Il suo obiettivo è comprendere le origini e la prevalenza della vita e dell’intelligenza nell’universo. Utilizzando analisi avanzate dei dati, apprendimento automatico e tecnologie di rilevamento del segnale, il SETI Institute si pone all’avanguardia nella ricerca dell’umanità per rispondere alla domanda se siamo soli nell’universo.

L’incontro con le balene rappresenta un passo audace verso la comprensione di forme di intelligenza non umane, aprendo la strada a un futuro in cui la comunicazione con gli alieni potrebbe non essere più solo un sogno della fantascienza. Il SETI, con il suo impegno nel cercare segnali di vita intelligente, trova nei dialoghi con le megattere un alleato inaspettato e affascinante. Mentre il mondo scientifico rimane sospeso tra il presente e il futuro, l’oceano ci offre un ponte verso mondi inesplorati, dove le balene potrebbero diventare ambasciatrici di un linguaggio universale che ci connetterà a esseri provenienti da altri confini cosmici.

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