L’estate è sinonimo di mare, relax e giornate passate all’aperto, ma può portare con sé anche temporali improvvisi e violenti. Se ci si trova in casa non è un problema, ma ritrovarsi esposti ai fulmini mentre siamo in spiaggia può essere pericoloso. In Italia il pericolo fulmini all’aperto è abbastanza diffuso dal momento che ne cadono in media 1.600.000 all’anno, soprattutto nei mesi di luglio e agosto. Sapere come comportarsi in queste situazioni può fare la differenza.
Cosa (non) fare in una giornata di pioggia al mare
Quando un temporale si avvicina alla spiaggia è fondamentale adottare comportamenti utili a ridurre il rischio di essere colpiti da un fulmine. Prima di tutto, se il cielo si oscura e i tuoni iniziano a farsi sentire, la cosa migliore da fare è abbandonare la spiaggia il più velocemente possibile oppure cercare riparo all’interno di un edificio come un bar o i bagni.
Se siamo impossibilitati a lasciare la zona, e non ci sono luoghi in cui poter trovare rifugio, allora è meglio tenere a mente poche ma fondamentali regole. Prima di tutto non entrare in acqua, anzi è meglio starne alla larga il più possibile dal momento che l’acqua è un ottimo conduttore per l’elettricità.
Evitiamo anche di cercare riparo sotto l’ombrellone o sotto agli alberi, perché i fulmini tendono ad essere attirati da tutti gli oggetti che sporgono in altezza dal suolo. Motivo per cui si consiglia di rimanere in piedi, ma di accovacciarsi.
Cosa succede quando un fulmine colpisce il mare
Quando un fulmine colpisce il mare, la scarica elettrica si propaga rapidamente attraverso l’acqua. La salinità dell’acqua marina la rende un eccellente conduttore che permette alla scarica di diffondersi in un raggio di diversi metri dal punto della caduta. Tuttavia, l’intensità della corrente diminuisce man mano che ci si allontana dal punto di caduta. All’interno di un raggio di circa 500 metri, però, le possibilità di sopravvivenza per una persona sono molto scarse.
Essere colpiti da un fulmine in acqua può causare gravi danni alla salute o portare addirittura la morte, poiché la corrente elettrica può provocare arresto cardiaco, paralisi o danni ai centri nervosi. Per questo motivo, è cruciale uscire dall’acqua immediatamente al primo segno di temporale e allontanarsi dalla riva per evitare di essere colpiti dalla scarica indiretta. Anche barche, canoe e altri mezzi acquatici non offrono protezione adeguata contro i fulmini, rendendo ancora più importante cercare un riparo sicuro.
Quali oggetti non bisogna toccare durante un temporale
Durante un temporale, ci sono specifici oggetti che possono aumentare il rischio di folgorazione e il cui uso o la cui vicinanza dovrebbero essere assolutamente evitati. Tra questi, gli oggetti metallici di grandi dimensioni. Fintanto che si tratta di un orologio, di orecchini o di un mazzo di chiavi non accade nulla, perché il metallo non attira i fulmini, ma quando si tratta di oggetti in metallo di grandi dimensioni il discorso è diverso. Questo materiale infatti è un ottimo conduttore.
Se ci troviamo in spiaggia, o in qualsiasi altro luogo aperto, è bene quindi non toccare e stare alla larga da ombrelli, canne da pesca, pali. Anche le strutture metalliche come recinzioni, ringhiere o scale devono essere evitate, poiché un fulmine che colpisce queste strutture potrebbe trasmettere la scarica elettrica alle persone vicine.
Gli elettrodomestici e le apparecchiature elettroniche sono altrettanto pericolosi, specialmente se collegati alla rete elettrica. Se ci si trova al chiuso durante un temporale, è consigliabile staccare la spina degli elettrodomestici e astenersi dall’utilizzare il telefono fisso. Infatti, la carica elettrica di un fulmine può viaggiare attraverso i fili elettrici e telefonici, causando danni significativi e mettendo a rischio la salute.
Dove non bisogna stare durante un temporale
Tutti i luoghi all’aperto sono potenzialmente pericolosi durante un temporale con fulmini. In spiaggia, stare vicino all’acqua o sulla sabbia è molto rischioso, poiché il fulmine può colpire la superficie dell’acqua e propagarsi per centinaia di metri, mettendo in pericolo chiunque si trovi nelle vicinanze. Ma anche altre aree aperte e pianeggianti come i parchi, i campi da calcio o i prati sono luoghi da evitare, poiché chiunque si trovi in questi spazi diventa il punto più alto e quindi il bersaglio più probabile per un fulmine.
Sappiamo che gli alberi attirano i fulmini, ma è altrettanto pericoloso cercare riparo sotto strutture come gazebo o ombrelloni perché anche per loro vale il discorso dell’altezza dal suolo e spesso sono fatti di metallo. Le grotte, i bivacchi e i fienili possono offrire una protezione limitata, ma è comunque essenziale rimanere lontani dalle pareti e dalle aperture. In montagna, bisogna scendere immediatamente di quota, evitando creste esposte o vette, e cercare rifugio in un luogo più sicuro.