Nuova Alfa Romeo Milano: debutto fissato il 10 aprile

Il prossimo 10 aprile verrà tolto il velo all'Alfa Romeo Milano, primo B-SUV nella storia del Biscione, che sarà declinato anche in versione elettrica

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

In principio doveva chiamarsi Brennero, poi, è stato scelto il nome Milano, come omaggio alla città che ha dato i natali a uno dei marchi più famosi e amati al mondo: Alfa Romeo. Il nuovo B-SUV, il primo nella storia del Biscione, è ormai pronto a scoprire il proprio musetto e lo farà in un evento fissato il 10 aprile proprio nel capoluogo lombardo, dove tutte è iniziato. Nel corso di questi mesi se ne sono dette tante, perché come ogni lancio di un nuovo modello della Casa di Arese, si alza un polverone e si discute. Adesso, a mettere tutti d’accordo ci proverà la stessa Alfa, che tra una ventina di giorni toglierà ogni dubbio dalla scena.

Immagini in fuga

L’Alfa Romeo Milano è al centro di varie questioni. Una di queste riguarda il design, lo stile, che è stato visionato in modo accurato tramite alcune immagini che sono transitate nel web e che sembrano essere state trafugate dallo stesso costruttore della galassia Stellantis. Da quello che è stato possibile scrutare da tali immagini, non sembra esserci un family feeling con le attuali vetture della gamma Alfa, a partire da Tonale, passando per Giulia e Stelvio.

Il frontale dell’inedito piccolo SUV sembra grintoso, aggressivo, ma forse un po’ esagerato, con il grande scudetto al centro, luci sottili con fari a led suddivisi in diversi segmenti, e la targa che sta al centro e non più sfalsata di lato. Un tratto distintivo degli ultimi vent’anni del Biscione, forse cancellato. Lateralmente le portiere anteriori hanno le maniglie tradizionali, sotto alla linea di cintura, mentre quelle posteriori le hanno incassate nell’intelaiatura dei finestrini, soluzione già vista con le precedenti 156, 147 e Giulietta.

La zona posteriore prevede dei gruppi ottici composti da tre moduli a led, uniti da una banda nera a ponte che si erge verso le ruote e attraversa tutta la larghezza della vettura, con il logo dell’Alfa Romeo al centro. Questa scelta stilistica ricorda, con ampio uso di fantasia, lo spoiler in materiale plastico della Spider Aerodinamica, la terza serie della mitica “Duetto” che ha attraversato tutti gli anni Ottanta del secolo scorso.

Alfa Romeo Milano: i motori

L’alfista è un po’ intransigente e per le auto che indossano il marchio del Biscione vorrebbero il meglio. La nuova Milano (ne esisteva già una nel passato) ha una stretta parentela con le altre B-SUV di Stellantis, a cominciare da Jeep Avenger e Fiat 600, per questo motivo non ci si può aspettare qualcosa di tanto diverso. Dunque, ci sarà la versione 100% elettrica da 156 CV, alimentati da una batteria da 51 kWh, con un’autonomia di circa 400 km, alla quale verrà affiancata una proposta endotermica a benzina. La sensazione è che la nuova Alfa avrà un 1.2 litri turbo a 3 cilindri dalla potenza di 100 CV, oppure di 136 CV. La distribuzione dovrebbe essere a catena anziché a cinghia.

Le future versioni

A Balocco i tecnici italiani dell’Alfa Romeo hanno provato a dare personalità e un tocco di sportività in più a questo B-SUV. Nel prossimo futuro potrebbe sbarcare una versione molto performante, elettrica, da 220 CV, sempre a trazione anteriore. Non solo, ci sarà anche la 4×4, variante bimotore della 1.2 mild hybrid: un’unità elettrica aggiuntiva da circa 30 CV muoverà le ruote posteriori. Intanto, il primo appuntamento è al 10 aprile: il debutto in società.