Ssangyong: le principali curiosità, informazioni sulla casa coreana

Analizziamo storia e principali caratteristiche del marchio coreano Ssangyong

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Redazione

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La SsangYong è oggi il quarto costruttore automobilistico della Corea del Sud per importanza e negli ultimi anni sta ottenendo un buon successo anche nel Vecchio Continente. Il suo nome in coreano significa letteralmente “due dragoni”, significato che si stilizza nel logo aziendale che ritroviamo su tutti i prodotti della casa orientale.

La casa venne fondata nel 1954, inizialmente col nome di Ha Dong-hwan Motor Workshop. Nel 1963 tuttavia la casa coreana diventa Dongbang Motor Co. per diventare successivamente Dong-hwan Motor Co. La produzione iniziale si basava sulla costruzione di Jeep da destinare all’Esercito Statunitense, oltre che sulla produzione di mezzi quali autobus e camion. L’attuale nome SSangYong viene assunto a partire dal 1988, dodici anni dopo le prime realizzazioni autonome.

E’ bene precisare che nel corso del tempo la SSangYong ha subito continue collaborazioni internazionali e cambi di proprietà. Fra le collaborazioni più importanti, dal punto di vista della tecnologia, va ricordata la partnership con la Daimler nel 1991, allo scopo di sviluppare un fuoristrada sfruttando una base di derivazione Mercedes-Benz. Il frutto della collaborazione è un fuoristrada-monovolume denominato Musso, venduta inizialmente dalla casa tedesca e successivamente dalla SSangYong stessa.

Giunti al 1997 la proprietà passa alla connazionale Daewoo, che per via di una scarsa situazione finanziaria lascia nel 2000 la maggioranza azionaria alla SSangYong stessa. Il ciclo si conclude nel 2004 con la società cinese SIAC, che deteneva circa il 51% delle quote azionarie. Tuttavia nel 2009 qualcosa si rompe nel rapporto con i cinesi di SIAC, accusati di una cattiva gestione e di aver lasciato trapelare informazioni e tecnologie sud coreane in Cina .

Per più di due mesi la produzione viene interrotta a seguito di feroci proteste degli operai, costretti a subire numerosi licenziamenti. Ma cambiando il calendario col nuovo anno, il 2010, nuove speranze si ravvisano per la SSangYong che viene acquisita per il 70% dall’indiana Mahindra per meno di 500 milioni di dollari. Gli indiani portano una ventata di novità nello stile dei modelli, fortemente rinnovati e svecchiati, ma anche nella produzione di motori direttamente in Sud Corea.

Ad esempio nel 2012 nella famiglia SSangYong entrano motori a gasolio che rispettano la normativa sulle emissioni Euro 5. Nel 2014 al Salone di Parigi viene persino presentato un concept elettrico, la e-XIV. Questa anticipa nelle linee il nuovo corso stilistico, che porterà nel 2015 all’entrata in catalogo della Tivoli che si affianca alle rinnovate Korando , Rodius e Rexton.

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