Nel suggestivo scenario della Nuvola Lavazza, Torino ha ospitato l’atteso preambolo della 70^ edizione della Guida Michelin Italia. Il 5 novembre 2024, sarà Modena, cuore pulsante della Food Valley, ad accogliere l’evento tanto atteso da chef, ristoratori e gourmet di tutto il mondo. Un luogo simbolico, scelto non a caso, dove si respira tradizione e innovazione, due valori che caratterizzano non solo la cucina italiana, ma anche la filosofia di Michelin.
Durante l’evento di Torino, non si è parlato solo di stelle e ristoranti, ma anche di numeri: è stato infatti presentato lo studio “Taste Tourism”, che ha illustrato i flussi turistici generati dai ristoranti stellati e l’impatto economico positivo che questi hanno sul territorio italiano.
Indice
Taste Tourism: come il turismo enogastronomico sta cambiando l’Italia
Il concetto di “Taste Tourism” – o turismo enogastronomico – si sta affermando sempre più come una delle forze trainanti del settore turistico in Italia. Il binomio cibo e territorio è da sempre al centro della filosofia Michelin, che distingue i ristoranti in base alla qualità e all’esperienza offerta ai clienti:
- 1 Stella MICHELIN: merita una sosta;
- 2 Stelle MICHELIN: merita una deviazione;
- 3 Stelle MICHELIN: merita un viaggio.
Ogni Stella non solo rappresenta l’eccellenza culinaria, ma diventa anche un volano per il territorio. I dati presentati dal rapporto “Taste Tourism” parlano chiaro: nel 2023, i ristoranti stellati italiani hanno attirato 2,4 milioni di clienti, di cui il 40,7% proveniente dall’estero. Questa presenza massiccia di turisti enogastronomici ha generato un indotto di 438 milioni di euro, una cifra che non include la spesa sostenuta nei ristoranti stessi, ma che si riflette in altri settori come l’hotellerie, il commercio e i servizi locali.
Un indotto in costante crescita
Dal 2016, anno in cui è stato realizzato il primo studio del genere, l’indotto generato dai ristoranti stellati è cresciuto in modo esponenziale. Si è passati da 280 milioni di euro a 438 milioni nel 2023, con una previsione che per il 2024 sfiorerà i 500 milioni di euro. Il turismo enogastronomico non è più solo una tendenza, ma una realtà consolidata, che porta benefici concreti all’economia del paese.
Il 74,6% dei clienti stranieri e il 39,5% di quelli italiani trascorrono almeno una notte nelle vicinanze dei ristoranti stellati, favorendo così i settori dell’ospitalità e del commercio. Si stima che l’indotto generato dagli hotel raggiunga i 355 milioni di euro, mentre 48 milioni siano destinati al commercio locale e 35 milioni ai servizi.
Interessante notare come il valore economico generato da un ristorante vari a seconda del numero di stelle. Un locale con 1 Stella genera circa 805 mila euro di indotto, mentre uno con 2 Stelle arriva a 2,4 milioni. I ristoranti con 3 Stelle, infine, superano i 6,5 milioni di euro ciascuno.
Lombardia e Campania, regine stellate
A livello territoriale, sono la Lombardia e la Campania a trarre i maggiori benefici dalla presenza di ristoranti stellati, seguite dal Piemonte. In termini di città, Napoli guida la classifica, seguita da Roma e Milano. Tuttavia, anche piccoli centri come Senigallia e Massa Lubrense si fanno notare per l’alto numero di turisti attratti dalla cucina stellata.
L’indagine conferma che le regioni italiane che ospitano ristoranti insigniti di Stelle Michelin non solo diventano destinazioni turistiche rinomate, ma vedono anche una crescita del proprio tessuto economico locale. La presenza di turisti gastronomici innesca un circolo virtuoso che avvantaggia anche hotel, negozi, servizi e trasporti.
Un legame storico tra Michelin e l’Italia
L’Italia non è solo una delle destinazioni gastronomiche più amate del mondo, ma anche un luogo dove Michelin ha radici profonde. Se la prima Guida Michelin italiana risale al 1956, l’azienda francese era già presente nel paese dal 1906, con la costruzione del primo stabilimento industriale a Torino.
Oggi Michelin è il principale produttore e datore di lavoro nel settore dei pneumatici in Italia, con stabilimenti a Cuneo e Alessandria e oltre 3000 fornitori locali. Questo legame profondo tra Michelin e l’Italia si riflette anche nell’impegno dell’azienda a promuovere il territorio attraverso la Guida, che da 70 anni valorizza i ristoranti e le tradizioni culinarie italiane.
La Guida Michelin Italia: una storia lunga 70 anni
Nata in Francia nel 1900 per incentivare i primi automobilisti a viaggiare di più, la Guida Michelin ha saputo evolversi nel corso dei decenni, diventando un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina. La versione italiana della Guida, pubblicata per la prima volta nel 1956 con il titolo “Dalle Alpi a Siena”, racconta non solo la storia della gastronomia, ma anche quella dell’Italia stessa.
Negli anni ’50, l’Italia si stava ancora riprendendo dalla guerra, e la Guida rappresentava un modo per scoprire un paese che stava rinascendo. Tra le prime stelle assegnate c’è quella del ristorante Arnaldo a Rubiera, che ancora oggi brilla con una Stella, dimostrando la capacità della cucina tradizionale di resistere al tempo e alle mode.
Col passare degli anni, la Guida Michelin ha visto l’Italia cambiare, dai primi simboli che indicavano la presenza di riscaldamento e acqua corrente, alle attuali esigenze di connessione internet e comfort moderni. Ma una cosa è rimasta invariata: la ricerca dell’eccellenza.
Il futuro della Guida Michelin: digitale e globale
Oggi la Guida Michelin è presente in 45 paesi e ha saputo adattarsi all’era digitale, offrendo un’esperienza sempre più interattiva e accessibile. Negli ultimi dieci anni, l’azienda ha lanciato la versione digitale gratuita della Guida, permettendo agli utenti di scoprire ristoranti in tutto il mondo con un semplice clic.
Il mondo della gastronomia, proprio come la Guida Michelin, continua a evolversi, ma resta salda l’importanza del legame tra cucina e territorio. Le Stelle Michelin non sono solo un riconoscimento per i ristoranti, ma anche un modo per valorizzare le tradizioni locali e portare il mondo a scoprire le meraviglie culinarie dell’Italia.
Modena, la prossima tappa del viaggio stellato
Il 5 novembre 2024, Modena diventerà il palcoscenico della 70^ edizione della Guida Michelin Italia, un evento che promette di essere tanto simbolico quanto spettacolare. Un momento di celebrazione non solo per gli chef e i ristoratori, ma anche per tutto il sistema turistico ed economico che ruota attorno alla gastronomia.
Le previsioni per il 2024 indicano che il Taste Tourism continuerà a crescere, confermando l’Italia come una delle mete enogastronomiche più desiderate al mondo. E, grazie alla Guida Michelin, ogni viaggio gastronomico in Italia diventa un’esperienza da ricordare.