Lo strano caso dell’auto intrappolata su un’isola

Sul web ha scatenato la curiosità generale una Volvo intrappolata su un isolotto: che cosa ci fa lì, in mezzo al nulla? Il mistero è stato finalmente svelato

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Naviga su Google Maps e zoomma su un lato a Ottawa, Illinois (Stati Uniti). Ti imbatterai in una strana vista: un’auto, nello specifico una Volvo S80 del 2001 argentea, immobile su un minuscolo isolotto. Immortalata da Google Street View quasi un decennio fa (correva il 2015…), questa curiosa scoperta ha suscitato parecchia curiosità e clamore, attirando turisti e recensioni entusiaste.

Una domanda in precedenza senza risposta

La vera domanda che tutti si ponevano è cosa ci facesse (e ci faccia) lì la vettura. Chi l’avrebbe mai lasciata in mezzo al nulla? Perché, intendiamoci, anche qualora il proprietario se ne fosse voluto disfare, ci sarebbero state alternative decisamente meno stravaganti, ad esempio la rottamazione.

O, ancora, mettere un annuncio sul mercato dell’usato, in attesa di essere contattati (qui la guida completa sulla procedura da seguire e i documenti previsti in Italia), sarebbe stata una soluzione. L’impressione nutrita da molti era che ci fosse dietro un disegno ben preciso.

Manco a dirlo, in rete hanno cominciato a trapelare ricostruzioni di ogni tipo, alcune credibili, altre decisamente meno. Mancava solo l’utente che parlava di rapimento alieno e avremmo fatto en-plein. Ma, è conclamato, la vita sa spesso sorprendere, come in questo caso, e la mancanza di spiegazioni alimentava i pettegolezzi.

Spazzato il clima di mistero

Il clima di mistero è stato spazzato via dal proprietario dell’isola, Scott Mann, pronto a fornire i chiarimenti tanto invocati a gran voce dagli “amici di tastiera”. Nel 2012, l’area era una cava allagata, con la penisola che rappresentava un punto di accesso.

Per un divertente contest, Mann parcheggiò la Volvo sulla penisola, creando l’illusione di un’auto abbandonata in mezzo al nulla. Resta da vedere quanto sperasse di destare un simile scalpore. Magari nutriva di catturare la curiosità di qualcuno, ma il successo registrato ha superato le previsioni iniziali.

Punto d’approdo

L’insolita posizione ha, infatti, trasformato l’isolotto in una destinazione turistica. Con oltre 200 recensioni lasciate su Google, con una valutazione media di 4.9 stelle su 5, la “Volvo Island” (così l’hanno simpaticamente ribattezzata) è diventato una specie di fenomeno.

I visitatori scattano foto, condividono storie online alcuni addirittura sostengono che il luogo abbia ispirato proposte di matrimonio e concepimenti. Ora non abbiamo la benché più pallida idea di chi oserebbe tanto e quale possa essere stata la reazione della sposa (e dello sposo); tuttavia, il mondo è bello perché vario.

Mann aveva concepito un contest per indovinare come la Volvo fosse arrivata sull’isola. Una challenge poi ritirata, preoccupato per la sicurezza dei partecipanti, comprese anime intrepide disposte a correre dei pericoli pur di risalire alla verità.

La profondità ingannevole dell’acqua (11,6 metri) tende a creare un’illusione ottica, e la curiosità avrebbe rischiato di provocare dei seri problemi. L’idea di creare una spiaggia attorno all’auto o di sfruttare lo spazio per pubblicità è stata messa da parte.

Mann intende preservare il fascino enigmatico della Volvo. La sua presenza silenziosa, immersa nella natura, alimenta la fantasia e la curiosità di chi la osserva da Google Maps o da riva. Oltre a rappresentare un’anomalia geografica, la macchina è un simbolo del potere di Google Maps di trasformare luoghi ordinari in attrazioni straordinarie.