Auto ibride nel mirino dei ladri: rischio furti elevato

Le batterie agli ioni di litio di cui sono dotate le auto ibride sono sempre più prese di mira dai malviventi in Italia: aumentano gli episodi di furto

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Aumenta anche in Italia il trend dei furti di batterie agli ioni di litio dalle auto ibride, giù diffuso oltreoceano. Sono sempre di più infatti gli episodi registrati nel nostro Paese, nel mirino dei ladri ci sono le vetture elettrificate e i loro accumulatori.

I primi episodi erano stati registrati in Italia già nel 2022, in particolare in Lazio e in Campania, ma oggi il trend è in continuo aumento purtroppo.

Perché i ladri rubano le batterie

Come abbiamo già avuto modo di vedere in differenti occasioni, i ladri oggi non sono più concentrati solo sul furto delle auto, ma anche su alcune delle componenti più costose. Il motivo? È molto semplice. Possono rivendere i pezzi di maggior valore al mercato nero, ricavandone parecchio denaro. Per avere un’idea degli “affari” dei malviventi: le batterie delle auto ibride che vengono rubate possono valere fino a 10mila euro.

L’ultimo episodio sventato

Solo alcuni giorni fa, la Polizia a Verona ha scoperto due cittadini moldavi mentre tentavano di rubare la batteria di una vettura ibrida. L’accusa è di tentato furto aggravato in concorso.

Un residente aveva notato i due giovani armeggiare sull’auto e aveva allertato immediatamente le Forze dell’Ordine, attorno alle due di notte. Quando la Polizia è arrivata sul posto, i due uomini hanno cercato di scappare usando un’altra vettura, ma senza riuscirci. Gli agenti li hanno prontamente e immediatamente bloccati. Sull’auto dei malviventi sono stati trovati differenti utensili che molto probabilmente venivano usati pei i furti, tra cui torce, tronchesi, guanti e pinze.

La vettura su cui i due ladri stavano “lavorando” era dotata di una batteria dal valore di circa 8.000 euro, per questo i due volevano rubarla per poi rivenderla. Il fenomeno dei furti di batterie delle auto ibride si sta diffondendo sempre di più in tutto il Paese. E questo va inevitabilmente ad alimentare il mercato nero dei ricambi d’auto di valore.

Prima dell’episodio dei giorni scorsi a Verona, già lo scorso anno sono stati registrati alcuni altri fatti analoghi a Roma, a Napoli, a Torino e a Milano. Gli strumenti che sono stati trovati nella macchina dei due malviventi confermano che i giovani sono due professionisti del settore, visto che c’erano anche degli utensili appositi che vengono usati proprio per svitare i connettori di ancoraggio delle batterie al litio al telaio del mezzo. Il giudice ha convalidato l’arresto dei due moldavi.

Ladri di componenti auto

Solo alcune settimane fa abbiamo parlato di episodi analoghi, nel mirino dei ladri infatti ci sono volanti, navigatori, marmitte, e ora pure i fari. I gruppi ottici sono i pezzi più gettonati, ovviamente più l’auto è recente più i fari sono preziosi: dotati di tecnologie avanzate e complesse, Led, laser e sistemi di orientamento automatico.

Per i malviventi diventano elementi sempre più interessanti, visto che – nei listini prezzi delle componenti di ricambio auto – i gruppi ottici possono arrivare a costare anche oltre 5.000 euro. Sono oltretutto pezzi difficili da reperire, le liste d’attesa sono parecchio lunghe: ecco il motivo per cui sono così appetibili per il mercato nero.

Tantissime le denunce per furto di fari auto. Le luci vengono smontate in pochissimi minuti con un semplice cacciavite. Oltre alle luci, vengono rubati anche molti altri elementi. I pezzi rubati vengono poi rivenduti dai malviventi, che ci guadagnano buone somme. Chi ci rimette è sempre l’automobilista che subisce il furto che, a meno che non abbia delle coperture assicurative specifiche, è costretto a pagare fior fior di quattrini tra ricambi, riparazioni, manodopera e quant’altro.