Proposta del Governo, nuovi limiti di velocità in autostrada

Il Governo propone nuovi limiti di velocità in autostrada, aumentandoli a 150 km/h in alcuni tratti, oltre a tante altre novità per la sicurezza degli utenti

Pubblicato: 12 Febbraio 2019 09:28

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Novità in vista per il Codice della Strada se verranno approvate alcune modifiche del Governo Lega-M5s, attualmente in discussione in Commissione Trasporti alla Camera. Tra le novità è prevista una tutela maggiore per gli utenti che usano le biciclette e che potrebbe portare ad una piccola rivoluzione della circolazione sulle strade italiane.

Il nuovo Codice della Strada, in discussione in Commissione Trasporti alla Camera, prevede per le biciclette uno spazio ad hoc, ‘una striscia di arresto avanzata’. I Comuni dovranno cioè indicare una doppia linea (una anche per le bici) davanti ai semafori e agli stop. Un’altra novità potrebbe riguardare i centri abitati dove il limite di velocità è di 30 km/h: zone in cui le biciclette potranno andare contromano ”indipendentemente dalla larghezza della carreggiata e dalla massa dei veicoli autorizzati al traffico’‘.

Al momento in Commissione sono in corso le audizioni, il testo di legge della maggioranza non è blindato. Prevede anche parcheggi ‘rosa’ per le donne in gravidanza, lo stop al fumo e all’utilizzo dei telefonini alla guida, l’aumento delle sanzioni per i trasgressori e dei limiti di velocità sulle autostrade a tre corsie (elevato a 150 km/h).

Un cambiamento importante

Le modifiche potrebbero segnare un cambiamento importante. Tutelare ciclisti e pedoni rappresenta una priorità, visto l’aumento della mobilità sostenibile. La ‘striscia di arresto avanzata’  consentirà loro di fermarsi davanti alle vetture, aumentando visibilità e sicurezza. Il sistema è già stato adottato in altre città europee con buoni risultati.

L’introduzione delle ‘zone 30’ suonerà forse insolita nel caso dell’Italia, ma in molti altri Paesi si è rivelata davvero utile. Esperienze simili in Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi attestano come, attraverso la riduzione della velocità complessiva, diminuiscano i rischi generali. Anche in Italia, la disposizione avrebbe il potenziale di generare degli effetti positivi in termini di sicurezza e consapevolezza stradale.

A loro volta, i parcheggi ‘rosa’ rappresentano una novità di rilievo per gruppi vulnerabili. Riservati alle donne in gravidanza, riflettono una crescente attenzione all’inclusività nelle città. Tale tipologia di parcheggio mira a facilitare gli spostamenti delle future mamme, affinché siano più comode.

Sulle distrazioni alla guida, il Governo in carica ha previsto ulteriori correzioni. Tra queste, il divieto di utilizzare il telefono cellulare senza vivavoce e il divieto di fumo mentre si è al volante. Le misure sono state concepite allo scopo di abbassare il rischio di sinistri, frequenti soprattutto nei centri urbani, talvolta pure con conseguenze tragiche. L’esecutivo cerca, insomma, di incrementare il senso di protezione avvertito dalla popolazione, specie dei soggetti fragili.

La proposta dei 150 km/h in autostrada

La proposta di elevare a 150 km/h il limite di velocità su autostrade a tre corsie è stata altresì dibattuta. Ad avanzarla è stata la Lega nel 2018. Intervistato dal Corriere della Sera, il rappresentante della Commissione Trasporti alla Camera, Alessandro Morelli, ha illustrato i pro: “Traffico più scorrevole, tempi di percorrenza più rapidi per tutti… e poi, vogliamo dirlo? La libertà di muoversi, fatta salva la sicurezza, in maniera meno legata. La misura verrebbe adottata sulle tratte autostradali di massima sicurezza, cioè quelle coperte da tutor, con tre corsie per ciascun senso di marcia e asfalto drenante”.

A supporto ci sono poi i progressi compiuti nei sistemi ADAS: “Le automobili oggi sono dotate di strumenti sofisticatissimi, dalla frenata assistita al cruise control adattivo, che un tempo neppure erano pensabili – ha spiegato Morelli -. Tutte ragioni in più per non proseguire con limiti che oggi possono essere inutilmente severi in quanto figli di una diversa stagione”.

L’eventuale modifica sarebbe accolta favorevolmente dai cittadini: “Tutti quelli con cui mi sono confrontato nel preparare la proposta si sono detti d’accordo – ha concluso -. L’altra sera, in un ristorante, sono stato anche spronato da vicini di tavolo sconosciuti”.