Ana Sergia Alcivar Chenche morta dopo la liposuzione, l'ipotesi dell'embolia polmonare: cosa dice l'autopsia

L'autopsia su Ana Sergia Alcivar Chenche esclude lo shock anafilattico. Si ipotizza un'embolia polmonare legata a complicanze durante la liposuzione

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Non sarebbe stato uno shock anafilattico a causare la morte di Ana Sergia Alcivar Chenche, la 46enne deceduta dopo una liposuzione eseguita a Roma. Secondo i primi risultati dell’autopsia, il decesso potrebbe essere riconducibile a una embolia polmonare periferica o a una complicanza di tipo cardiaco. La conferma definitiva arriverà solo con ulteriori esami istologici disposti dalla Procura.

Liposuzione in uno studio privo di certificazioni: il caso Picciotti

Come ricorda Ansa, l’appartamento dove è avvenuto l’intervento era privo di autorizzazioni sanitarie da oltre dieci anni. Gli investigatori non hanno trovato documentazione clinica, né strumenti essenziali per le emergenze come un defibrillatore.

José Lizarraga Picciotti, medico peruviano di 65 anni, pubblicizzava da anni i suoi servizi estetici anche sui social, nonostante fosse già stato condannato in passato per lesioni legate a interventi simili.

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José Lizarraga Picciotti

Picciotti è anche attualmente sotto processo a Brescia, con l’accusa di lesioni gravissime per un’altra liposuzione che avrebbe causato danni permanenti a una paziente. Secondo la denuncia, avrebbe utilizzato grappa come anestetico.

Le ipotesi sulla morte della paziente

Il 12 giugno i medici legali hanno escluso una trombembolia polmonare massiva, ma non si esclude la presenza di una embolia polmonare periferica, meno grave ma comunque potenzialmente letale se non gestita tempestivamente.

L’autopsia ha anche escluso l’uso di droghe e la presenza di malformazioni congenite. Si indaga anche su un possibile malore improvviso o avvelenamento.

Le indagini: ambulanze private e comunicazioni sospette

Gli investigatori vogliono chiarire i tempi e le modalità con cui è stato richiesto l’intervento del 118. Emergono dubbi sul perché l’ambulanza abbia portato la paziente al Policlinico Umberto I, invece che al più vicino ospedale Gemelli.

Secondo quanto ricostruito, l’équipe guidata da Picciotti avrebbe tentato una rianimazione in studio senza avvisare subito i soccorsi, decisione che potrebbe essere risultata fatale. La paziente è arrivata in pronto soccorso già intubata e in arresto cardiocircolatorio.

Cos’è l’embolia polmonare e quando può diventare fatale

L’embolia polmonare è una patologia potenzialmente letale che si verifica quando una o più arterie che portano sangue ai polmoni si ostruiscono a causa della presenza di un embolo, cioè una massa solida – nella maggior parte dei casi un coagulo di sangue – che impedisce il normale flusso ematico.

Questo blocco può compromettere l’ossigenazione del sangue, generando difficoltà respiratorie, dolore toracico, tachicardia e, nei casi più gravi, morte improvvisa. I sintomi vanno riconosciuti in fretta: fiato corto improvviso, dolore toracico, tosse, cianosi, febbre e ipotensione.

liposuzione-embolia-polmonare-autopsia Facebook Sergia Alcivar / IPA