Arbitro aggredito nel torneo di calcio giovanile ad Arezzo, picchiato da un genitore: rabbia dell'AIA
Il giovane arbitro è stato violentemente aggredito dal genitore di uno dei giocatori al torneo di calcio giovanile di Arezzo
Un arbitro di 18 anni, chiamato ad Arezzo per dirigere la finale di un torneo di calcio giovanile, è finito in ospedale al termine della partita. Il giovane è stato aggredito dal genitore di uno dei piccoli calciatori della squadra perdente. Le gravi ferite riportate a seguito dell’agguato negli spogliatoi hanno richiesto il trasporto in pronto soccorso. Il responsabile, fermato dalle forze dell’ordine, deve rispondere di aggressione.
Aggressione al torneo di calcio giovanile
Si è trasformato in un cattivo esempio di non sportività il memorial “Mirko Poggini”, torneo di calcio under 13 di Arezzo.
A termine della partita finale di domenica 8 giugno, il padre di uno dei baby calciatori del Vis Pesaro, la squadra perdente, si è introdotto nello spogliatoio dell’arbitro.
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L’uomo, di 40 anni, si scagliato contro l’arbitro, di oltre vent’anni più giovane, aggredendolo violentemente.
Il giudice di gara è stato colpito con una sedia, preso a calci e pugni e gli sono stati inferti diversi morsi.
L’arbitro finisce in ospedale
L’aggressione è stata fermata da alcuni presenti, che hanno chiesto l’intervento dei carabinieri e dell’ambulanza.
Il giovane arbitro è stato condotto al pronto soccorso dai soccorritori della Croce Bianca per i necessari accertamenti.
Dopo 3 ore trascorse in ospedale, la vittima è stata dimessa con una prognosi di un mese e 10 giorni.
L’aggressione ha causato al giudice calcistico due costole fratturate, problemi alla clavicola, escoriazioni ed ematomi.
Nel frattempo, l’aggressore è stato identificato allo stadio grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza dell’impianto sportivo.
L’uomo, 40enne di Pesaro, è stato identificato e denunciato dai carabinieri per lesioni aggravate.
Lo sdegno dell’AIA
Dopo la seconda aggressione a un arbitro nel giro di pochi giorni – quella precedente ebbe luogo a Padova – è grande lo sdegno di Antonio Zappi.
Il presidente dell’AIA – Associazione Arbitri Italiani, ha lanciato un appello sul sito web dell’associazione.
“Questa è una vera e propria emergenza sociale. – afferma – Faccio appello al Governo, ma anche a tutte le forze politiche, anche di opposizione”.
Zappi denuncia la “necessità di aggiornare l’impianto normativo penale in maniera unitaria ed unanime contro il gravissimo fenomeno della violenza nei confronti dei direttori di gara, costituente ormai una vera e propria emergenza italiana”.
“Non riusciremo ad eliminare completamente la violenza dal calcio e tantomeno dalla storia, ma occorre elevare il livello delle misure repressive ora e subito prima che sia troppo tardi” si conclude il messaggio.
