Autopsia Aurora Maniscalco, dai risultati emergono lesioni sospette: la rabbia della famiglia

Dopo l'autopsia, la famiglia di Aurora Maniscalco chiede alla procura di Palermo di fare chiarezza su quello che è accaduto a Vienna

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La famiglia di Aurora Maniscalco ha commentato i risultati dell’autopsia eseguita in Italia sul corpo della hostess morta cadendo dal balcone della propria abitazione a Vienna. La procura di Palermo ha chiesto i documenti delle indagini di Vienna, per confrontarli con i risultati degli esami e chiarire la dinamica di quanto accaduto.

L’autopsia di Aurora Maniscalco

Dall’autopsia eseguita sul corpo di Aurora Maniscalco non è emerso nessun elemento che possa chiarire definitivamente cosa sia successo alla hostess palermitana, morta cadendo dal balcone della sua abitazione a Vienna.

La procura della capitale austriaca ha chiuso l’indagine rapidamente, parlando di suicidio. Quella di Palermo ha invece indagato il fidanzato della ragazza, che si trovava nella casa al momento della morte di Maniscalco, per istigazione al suicidio.

I magistrati viennesi non hanno voluto eseguire l’autopsia, nonostante anche il medico legale austriaco, che per primo ha analizzato il corpo della hostess, l’avesse richiesta.

I documenti mancanti

La ragione per cui la procura di Palermo non ha potuto capire molto dai risultati dell’autopsia di Maniscalco è che mancano, per concludere gli esami, i documenti delle indagini di Vienna.

Sul corpo della giovane hostess ci sono infatti moltissime ferite, e non tutte sono direttamente riconducibili alla caduta, almeno non senza prima sapere quale fosse la posizione in cui è stato trovato il corpo.

La procura di Palermo ha richiesto a quella di Vienna tutta la documentazione necessaria a eseguire i controlli del caso, per fugare ogni dubbio e chiarire alla famiglia cosa sia successo.

Il commento della zia di Maniscalco

A chiedere chiarezza è anche la zia di Aurora Maniscalco, che ha parlato alla trasmissione Pomeriggio Cinque:

Ci sono delle cose che non capiamo. Come famiglia chiediamo che sia fatta chiarezza, anche se Aurora non stava bene e non ce ne siamo accorti. Io mi affido alla procura di Palermo, che faccia luce e acquisica tutto quello che si può acquisire.

La donna ha poi criticato l’approccio delle autorità austriache: "A Vienna l’autopsia ci è stata negata. Attraverso la procura di Palermo siamo riusciti ad avere questo primo, importante, passo per Aurora. Ora bisogna fare le indagini come si deve, perché a Vienna non è stato fatto nulla. Il caso è stato chiuso troppo frettolosamente".

aurora-maniscalco ANSA