Badante 75enne trovata morta nel torrente a Messina, deejay arrestato per omicidio: svolta nelle indagini
Sessantenne arrestato a Messina per omicidio: la vittima, una badante russa, è morta dopo una caduta. Indagini svelano la dinamica dei fatti.
Omicidio e mancato soccorso sono le accuse a carico di un uomo di 60 anni arrestato dalla Polizia a Messina per la morte di una badante russa 75enne. Il corpo della donna è stato trovato il 12 luglio scorso sul greto del torrente Longano, in avanzato stato di decomposizione. L’arresto è stato eseguito in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari, dopo che le indagini hanno ricostruito la dinamica dei fatti e individuato il presunto responsabile.
Le indagini e la scoperta del corpo
Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, la vicenda ha avuto inizio con il ritrovamento del cadavere della badante russa, una donna di 75 anni, sul greto del torrente Longano, nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, è stato rinvenuto il 12 luglio, facendo scattare immediatamente le indagini da parte della Squadra mobile e del commissariato locale.
L’identificazione del sospettato
Gli investigatori hanno passato al setaccio le frequentazioni della vittima, ricostruendo i suoi ultimi movimenti e contatti. Dall’analisi delle relazioni personali della donna è emersa la posizione di un uomo di 60 anni, già noto alle forze dell’ordine, che avrebbe avuto un ruolo chiave nella vicenda. Le indagini hanno permesso di raccogliere elementi sufficienti per ritenere che il sospettato fosse presente con la donna nei momenti precedenti la sua morte.
La ricostruzione dei fatti
Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, la sera del 7 luglio il sessantenne avrebbe invitato la badante, che si trovava seduta su un muretto di cinta sull’argine del torrente Longano, a seguirlo presso la sua abitazione. Al rifiuto della donna, l’uomo avrebbe avuto un contatto fisico con lei. In considerazione della posizione precaria della donna, questo contatto avrebbe causato la sua caduta dal muretto, con conseguenze fatali.
Il mancato soccorso e le accuse
L’indagine ha inoltre accertato che, dopo la caduta, l’uomo si sarebbe reso conto delle gravi condizioni della donna, che versava in una situazione di oggettivo pericolo di vita. Nonostante ciò, avrebbe deciso di allontanarsi dal luogo dell’incidente, omettendo di prestare i dovuti soccorsi. Questa condotta ha aggravato ulteriormente la posizione dell’indagato, che ora deve rispondere non solo di omicidio, ma anche di omissione di soccorso.
L’arresto e le misure cautelari
Alla luce degli elementi raccolti, il Giudice per le indagini preliminari ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del sessantenne. L’arresto è stato eseguito dagli agenti della Squadra mobile di Messina e del commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto, che hanno condotto l’uomo presso la casa circondariale locale in attesa degli ulteriori sviluppi dell’inchiesta.
Le reazioni della comunità
La notizia dell’arresto ha suscitato forte impressione nella comunità di Barcellona Pozzo di Gotto e in tutta la provincia di Messina. La vittima, una badante di origine russa, era conosciuta per la sua dedizione al lavoro e per il carattere riservato. La tragica fine e le circostanze della morte hanno scosso profondamente i residenti, che ora chiedono giustizia e maggiore sicurezza sul territorio.
Il ruolo delle forze dell’ordine
Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, l’operazione che ha portato all’arresto del presunto responsabile è il risultato di un lavoro investigativo accurato e tempestivo. Gli agenti hanno ricostruito con precisione la sequenza degli eventi, analizzando testimonianze, immagini di videosorveglianza e altri elementi utili a chiarire la dinamica dei fatti. La collaborazione tra la Squadra mobile di Messina e il commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto si è rivelata fondamentale per il buon esito delle indagini.
Prossimi passi dell’indagine
L’inchiesta prosegue per accertare tutti i dettagli della vicenda e per verificare eventuali ulteriori responsabilità. Gli inquirenti stanno approfondendo ogni aspetto della vita della vittima e del presunto autore dell’omicidio, al fine di ricostruire con esattezza il movente e le circostanze che hanno portato alla tragedia. L’autopsia sul corpo della donna e gli accertamenti tecnici saranno determinanti per chiarire definitivamente la dinamica dell’accaduto.
Un caso che riapre il dibattito sulla sicurezza
Il drammatico episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle persone più fragili, come gli anziani e i lavoratori stranieri, spesso esposti a rischi e situazioni di vulnerabilità. Le associazioni locali chiedono interventi concreti per prevenire episodi di violenza e garantire maggiore tutela a chi vive in condizioni di solitudine o marginalità.
Conclusioni
L’arresto del sessantenne per omicidio e omissione di soccorso rappresenta un passo importante verso la verità e la giustizia per la badante russa trovata senza vita a Messina. Le indagini proseguono per fare piena luce su quanto accaduto e per assicurare alla giustizia tutti i responsabili.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.