Bayesian, le immagini delle telecamere a bordo nel momento del naufragio: il dettaglio del tendalino
Sono spuntate nuove immagini riprese dalle telecamere a bordo del Bayesian al momento del naufragio: il dettaglio del tendalino della barca
La tragedia del Bayesian continua a far discutere a distanza di mesi dal naufragio, avvenuto all’alba del 19 agosto 2024 al largo di Porticelli, a Palermo. Sono state diffuse nuove immagini esclusive provenienti dalle telecamere di bordo dell’imbarcazione, che mostrano il momento in cui il tendalino è stato strappato dalla forza del vento.
- Nuove immagini esclusive sul naufragio del Bayesian
- Il dettaglio del tendalino del Bayesian
- Il recupero del Bayesian naufragato
Nuove immagini esclusive sul naufragio del Bayesian
A mostrare le immagini esclusive dei momenti in cui si è verificato il naufragio del Bayesian è stata la trasmissione Quarto Grado, che ha avuto modo di visionare i filmati registrati dal sistema a circuito chiuso del veliero, recuperati dai sommozzatori della Marina Militare dopo l’affondamento.
Le telecamere – è stato spiegato nel corso della trasmissione – erano posizionate sull’albero maestro della barca affondata il 19 agosto 2024 a Porticelli.
ANSA
Un’immagine dalle operazioni di recupero del Bayesian.
Il dettaglio del tendalino del Bayesian
Le nuove immagini sul naufragio del Bayesian svelano cosa è avvenuto nei minuti immediatamente precedenti al naufragio. L’attenzione, in particolare, è rivolta al tendalino, cioè la copertura mobile usata per assicurare ombra e protezione dal sole e dalla pioggia.
Quello del Bayesian – è stato spiegato nel servizio di Quarto Grado – era in grado di resistere a venti fino a 40/50 nodi. Alle 4,04 del 19 agosto, però, come mostrano le immagini, è stato strappato dalla forza del vento, aumentato di intensità in pochi minuti. In quel momento la barca era ancora poco inclinata. Un minuto dopo, alle 4,05, il veliero si è girato velocemente ed è affondato.
Il recupero del Bayesian naufragato
La trasmissione Quarto Grado ha anche mostrato le immagini delle operazioni di recupero del Bayesian, a 10 mesi dal naufragio.
Michele Maltese, direttore marittimo Sicilia occidentale della Guardia Costiera, ha dichiarato: “Il lato sinistro non presenta anomalie. Bisogna vedere cosa c’è nel lato dritto e soprattutto bisogna vedere cosa c’è nel fondo. Ci può essere anche qualcosa di non visibile”.
Nel servizio viene spiegato che la struttura dello scavo del Bayesian, secondo le prime osservazioni, sembra integra. Ci sarebbe, però, “un elemento che potrebbe riaprire ipotesi inquietanti: la scala che porta al Tender aperta al momento del naufragio”.
Intanto, è stato svolto il primo test di tenuta stagna durata un’ora per verificare se lo scavo ricominciasse a imbarcare acqua e dai primi esiti non sarebbe entrata.
Nicola Silvestri, caposervizio operazioni della Guardia Costiera di Palermo, ha dichiarato a Quarto Grado: “In base alle evidenze visive a distanza i portelloni appaiono assolutamente chiusi. Lo scafo, alla vista apparente, non mostra evidenze di aperture”.
