Blatte in cucina e pesce marcio ad Aci Trezza, il video shock dei blitz in un ristorante e in un panificio
Due attività sospese e numerose sanzioni dopo i controlli della task force ad Aci Trezza: irregolarità su igiene, sicurezza e lavoro.
È di due attività sospese, numerose sanzioni e denunce il bilancio dei controlli effettuati dalla task force coordinata dalla Polizia di Stato nella frazione marinara di Aci Trezza, dove mercoledì mattina sono state riscontrate gravi irregolarità in un panificio e in un ristorante. Gli accertamenti sono stati condotti per verificare il rispetto delle normative su sicurezza, igiene e regolarità lavorativa.
Controlli straordinari
Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, la task force ha intensificato i controlli sulle attività commerciali della zona costiera, con particolare attenzione alla tutela della salute pubblica e alla sicurezza sui luoghi di lavoro. L’operazione di mercoledì mattina ha visto coinvolti poliziotti della Divisione Anticrimine e della Squadra Volanti della Questura, personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dell’Asp di Catania (Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene pubblica e Spresal) e del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria – Servizio di Sanità pubblica Veterinaria.
Obiettivi e modalità dei controlli
L’azione congiunta è stata finalizzata non solo a garantire il rispetto delle norme di pubblica sicurezza, ma anche a verificare la conformità alle disposizioni in materia di sicurezza alimentare, igiene degli ambienti e regolarità delle posizioni lavorative. Gli agenti hanno assicurato una cornice di sicurezza durante tutte le fasi dei controlli, che hanno portato alla luce diverse irregolarità sia di natura amministrativa che penale.
Irregolarità nel ristorante: sospensione e sanzioni
Nel ristorante sottoposto a verifica, il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha controllato la posizione lavorativa dei tre dipendenti, accertando che uno di essi risultava impiegato in modo irregolare. Per questa ragione, è stata disposta la sospensione dell’attività di ristorazione, condizionata alla regolarizzazione del lavoratore e al pagamento delle sanzioni, che ammontano complessivamente a 4.450 euro. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali casi di pagamento di retribuzioni non tracciate, pratica che costituisce una violazione delle norme sul lavoro.
Sequestro e distruzione di alimenti non idonei
Il controllo effettuato dai medici del Servizio Veterinario dell’Asp e dal Corpo Forestale ha portato al sequestro e alla distruzione di 80 kg di alimenti, tra cui pesce surgelato e preparati di pesce, risultati privi di tracciabilità e non idonei al consumo umano. Per questa grave violazione delle norme sulla sicurezza alimentare, sono state applicate sanzioni per 1.500 euro al titolare del ristorante.
Carenti condizioni igienico-sanitarie e ampliamento non autorizzato
I medici dell’Asp – Igiene Pubblica hanno riscontrato ulteriori irregolarità di carattere amministrativo, tra cui l’ampliamento dei locali senza le necessarie autorizzazioni e la presenza di condizioni igienico-sanitarie inadeguate. In particolare, è stata accertata la presenza di infestanti striscianti, motivo per cui è stata disposta la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di igiene, che verranno verificate con un successivo controllo. Al titolare sono state contestate sanzioni per un totale di 2.000 euro.
Sicurezza sul lavoro: estintori non manutenuti e rischio elettrico
Il personale dello S.pre.S.A.L ha rilevato che gli estintori del ristorante non erano regolarmente manutenuti e che i dipendenti erano privi di adeguata protezione contro il rischio elettrico. Per queste violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro, il titolare è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, con la presunzione di innocenza valida fino a eventuale condanna definitiva. Sono in corso ulteriori verifiche sulla documentazione relativa alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Controlli nel panificio: sanzioni e sospensione
Successivamente, la task force ha controllato anche un panificio della zona. Il Corpo Forestale ha contestato al titolare l’omessa informazione ai consumatori sui prodotti esposti per la vendita, comminando sanzioni per 2.000 euro. Anche in questa attività, lo S.pre.S.A.L ha riscontrato irregolarità: gli estintori erano scaduti e i dipendenti privi di protezione per il rischio elettrico. Anche in questo caso, il titolare è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, con la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Igiene carente e mancanza di SCIA: sospesa l’attività di panificazione
L’Igiene Pubblica dell’Asp ha disposto la sospensione dell’attività di panificazione a causa delle cattive condizioni igienico-sanitarie riscontrate, che dovranno essere ripristinate e verificate con un nuovo controllo. Al titolare è stata inoltre contestata la mancanza di SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), fondamentale per la regolarità amministrativa. In totale, nei suoi confronti sono state applicate sanzioni per 4.000 euro.
L’operazione condotta nella frazione marinara di Catania ha evidenziato la necessità di mantenere alta l’attenzione sulle condizioni igienico-sanitarie e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto in settori delicati come quello della ristorazione e della panificazione.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.