Boom di influenza in Italia con oltre 16 milioni di casi, la spiegazione di Rezza: "Mix di virus"

Nell'intera stagione 2024-2025, l'influenza ha colpito un numero "mai raggiunto" prima, oltre 16 milioni di casi secondo l'ultimo rapporto dell'Iss

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Quest’anno l’influenza ha colpito un numero di italiani “mai raggiunto nelle precedenti stagioni influenzali”. I casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione, sono stati circa 16 milioni e 129mila, come riporta l’ultimo rapporto di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità.

I casi d’influenza nella stagione 2024/2025

Durante l’ultima settimana, la percentuale dei campioni risultati positivi per influenza risultava pari a 3,7%, ovvero 221mila casi, in ulteriore diminuzione rispetto alla settimana precedente che aveva registrato un calo del 5,6%.

Lo scorso anno, dopo un biennio in cui le misure di contrasto alla pandemia avevano spento la circolazione dei virus influenzali e di quelli respiratori in generale, un po’ ovunque si era osservata una stagione molto intensa. Per questo in molti prevedevano per quest’anno un rallentamento.

Un termometro per misurare la febbreFonte foto: ANSA

Un termometro per misurare la febbre

L’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) ha confermato che anche nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo quella 2024/2025 è stata “una stagione influenzale intensa”.

Tornando all’Italia, l’ultima rilevazione del sistema di sorveglianza RespiVirNet, dell’Istituto Superiore di Sanità aggiornato al 20 aprile 2025 stimava in quasi 16 milioni i casi di sindromi simil influenzali di questa stagione, circa 1 milione e mezzo in più rispetto allo scorso anno.

La causa del virus secondo il professor Gianni Rezza

Come riporta TGcom24, secondo Gianni Rezza, professore straordinario di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, i numeri record di quest’anno sarebbero di un mix di virus in circolazione.

“Lo scorso anno ci siamo confrontati soprattutto con virus dell’influenza A del tipo H1, responsabile di circa il 90% dei casi”, ga spiegato.

“Quest’anno non c’è stato un ceppo così dominante – ha sottolineato – un terzo dei casi è stato causato da virus influenzali A/H1, un terzo da virus A/H3 e un terzo da virus influenzali di tipo B. Ciò significa che un’ampia fetta della popolazione era suscettibile a questi agenti”.

A questi, poi, si aggiungono gli altri virus respiratori che circolano in inverno il cui impatto complessivo è maggiore dei virus influenzali. “Due su tutti hanno svolto un ruolo importante: il rhinovirus e il virus respiratorio sinciziale”, ha concluso Rezza.

Cos’è il vaccino influenzale universale

Anche gli Stati Uniti stanno fronteggiando una stagione influenzale particolarmente aggressiva, intanto stanno lavorando a un vaccino antinfluenzale universale che prevedono di rilasciare entro 4 anni.

Il segretario alla Salute Usa, Robert F Kennedy, storico No-vax ai tempi del Covid, ha varato un piano da 500 milioni di dollari per avere la soluzione contro l’ influenza e le sue varianti, come l’ aviaria, entro i tempi previsti.

Il progetto verrà portato avanti da scienziati dell’Istituto nazionale della salute americano. Secondo il piano, i primi trial su esseri umani dovranno partire nel 2026 e l’approvazione della Food and drug administration dovrebbe arrivare per il 2029.

Il vaccino utilizzerà tecnologie tradizionali, ha fatto sapere il ministero della Sanità Usa, inoltre la nuova mega-inziativa mira a sviluppare anche vaccini universali per i vari coronavirus, dal covid-19, al Sars-Cov2 fino al Mers-Cov.

Influenza in Italia Fonte foto: IPA
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