Cos'è la parafilia e cosa c'entra con Alberto Stasi e il delitto di Garlasco

Una relazione parla di parafilia in Stasi: potrebbe aver influito sul movente del delitto di Chiara Poggi

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Una relazione del febbraio 2024, allegata al provvedimento che ha concesso la semilibertà ad Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi, introduce un elemento che fino a oggi non era mai emerso con questa chiarezza: la tendenza alla parafilia.

Cosa dice la nuova relazione

A parlare è una relazione interna del carcere di Bollate. Secondo gli psicologi, Alberto Stasi presenterebbe “tratti parafilici”, ma non un disturbo diagnosticato.

Manca, spiegano, “il requisito clinico” e dunque non si può parlare formalmente di patologia. Questi tratti, uniti a una visione ossessiva e metodica di materiale pornografico, anche violento, sarebbero elementi centrali per contestualizzare il movente dell’omicidio.

ParafiliaFonte foto: ANSA
In foto Alberto Stasi 

La relazione parla di una “ossessiva visione di materiale pornografico” e di una meticolosa archiviazione nel suo pc, con contenuti definiti anche “raccapriccianti”. È questo, secondo i periti, un elemento chiave per rileggere le dinamiche della coppia e il contesto in cui è avvenuto il delitto.

Che cos’è la parafilia

La parafilia è l’interesse sessuale rivolto a situazioni, oggetti o pratiche non convenzionali. Non è necessariamente un disturbo, ma può diventarlo se causa disagio o comportamenti lesivi.

Nel caso Stasi, la valutazione è prudente: ci sono “tratti”, ma non una diagnosi. Eppure, è la prima volta che un documento ufficiale collega questi elementi all’occasione o al movente del delitto.

Il video

Tra i numerosi file rinvenuti nel computer di Alberto Stasi, all’epoca dell’indagine, c’era anche un video che ritraeva momenti di intimità con Chiara Poggi. Un contenuto noto anche al fratello della vittima, Marco, che ne parlò ai carabinieri pochi mesi dopo l’omicidio: secondo il suo racconto, Chiara stava scaricando un file dal pc di Alberto via Msn.

Una delle ipotesi, ancora tutta da verificare, è che quel file possa essere stato visto anche da qualcun altro. Forse amici del fratello di Chiara, che usavano il suo pc per giocare. Un’ipotesi non dimostrata.

Stasi avrebbe ammesso l’esistenza del filmato, raccontando che era stato girato con una fotocamera digitale e che non aveva mai cancellato le scene intime. Marco Poggi, da parte sua, riferì di aver chiesto ad Alberto una copia del video dopo i funerali, ricevendo risposta affermativa. Il video non è mai stato acquisito come prova centrale nel processo.

parafilia-alberto-stasi-garlasco Fonte foto: ANSA