Delitto di Garlasco, l’avvocato di Andrea Sempio e l’elemento che lo “scagionerebbe”: cos’ha detto Lovati

L'avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, ha evidenziato un elemento che scagionerebbe il suo assistito: una telefonata dopo il delitto di Garlasco

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Intervenuto a Quarto Grado, l’avvocato di Andrea Sempio ha evidenziato un elemento che scagionerebbe il suo assistito: l’indagato avrebbe contattato degli amici con una telefonata nelle ore successive al delitto di Garlasco. "Uno che telefona agli amici non è certo uno che è andato a commettere un assassinio", ha affermato Massimo Lovati, che ha inoltre insistito sull’innocenza di Stasi.

Delitto di Garlasco, la telefonata che scagionerebbe Andrea Sempio

Tra gli ospiti di Quarto Grado, durante la puntata in onda il 6 giugno, c’era anche Massimo Lovati, uno dei due avvocati di Andrea Sempio.

Lovati è intervenuto rispondendo a diverse domande poste dal conduttore Gianluigi Nuzzi in merito al Delitto di Garlasco. Tra gli elementi più interessanti emersi in puntata, anche un dettaglio: quello della telefonata che, stando al parere dell’avvocato, scagionerebbe Sempio.

Al legale è stato chiesta la certezza che il suo assistito non abbia parlato al telefono con Chiara Poggi prima dell’omicidio.

"Sembrerebbe di no, sembrerebbe invece che abbia chiamato o contattato altri amici, cosa che lo scagionerebbe. Uno che telefona agli amici, si contatta con gli amici non è certo uno che è andato a commettere un assassinio", ha ribadito.

Massimo Lovati sui reperti biologici: "Non esistono più"

Quando Gianluigi Nuzzi ha chiamato in ballo i reperti biologici rilevati sulle unghie di Chiara Poggi, Massimo Lovati ha ricordato che tali reperti non sono più disponibili.

"I reperti biologici, questa è l’ennesima volta che spiego, costituiti dai margini ungueali e subungueali non esistono più", ha sottolineato Lovati.

Il legale ha sottolineato, inoltre, che i reperti sono stati già esaminati e che è stato concluso che le tracce non appartenevano né a Stasi, né a Sempio.

La pista del santuario

Nel corso della recente puntata di Quarto Grado, poi, è stata nuovamente tirata in ballo la pista del santuario, alla quale spesso l’avvocato Lovati ha fatto riferimento parlando di un sogno.

"Che è un sogno anche io ci credo poco", ha affermato l’avvocato di Andrea Sempio.

Quando il conduttore Nuzzi gli ha domandato perché, in tutti questi anni, non sia partita una denuncia da parte sua, Lovati ha immediatamente controbattuto.

"Uno è libero di pensarla come vuole senza andare a fare denunce. Questo sogno non l’ho fatto nel 2017, io l’ho fatto nel 2007, quando ancora non ero un avvocato di Sempio".

Per Lovati, "Stasi è sempre stato innocente fin dall’inizio. Le bugie di Stasi sono evidenti a chiunque". L’avvocato ritiene infatti che l’ex fidanzato di Chiara Poggi non sia l’autore materiale del delitto di Garlasco: lo indica come "una pedina minacciata da altri".

garlasco-avvocato-andrea-sempio-telefonata Fonte foto: ANSA
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