Delitto di Garlasco, l'ipotesi di Roberta Bruzzone sul pompiere: "Potrebbe riscrivere i movimenti di Sempio"
Qual è il ruolo del pompiere? Le novità dalle indagini sul delitto di Garlasco secondo Roberta Bruzzone: cosa ha detto la criminologa
Il ruolo dell’ex pompiere entrato quasi a gamba tesa nelle indagini sul delitto di Garlasco è sempre più chiaro, agli occhi degli esperti. Tra questi c’è la criminologa Roberta Bruzzone, convinta che quanto riferito dal vigile del fuoco agli inquirenti possa ribaltare le dichiarazioni fatte da Andrea Sempio e sua madre, Daniela Ferrari.
Il ruolo dell’ex pompiere, secondo Roberta Bruzzone
Da settimane il nuovo personaggio chiave, in termini di media, del delitto di Garlasco è senza dubbio l’ex pompiere. Il suo nome, ricordiamo, è stato fatto dai carabinieri di Vigevano alla madre di Andrea Sempio, Daniela Ferrari. La donna, secondo i media, si sarebbe sentita male una volta che i militari le hanno chiesto se lo conoscesse.
MowMag il 13 maggio scrive che secondo Roberta Bruzzone “la testimonianza dell’ex pompiere potrebbe riscrivere gli spostamenti di Sempio e della madre” relativi alla mattina del 13 agosto 2007 dunque alle ore in cui Chiara Poggi fu uccisa.
Fonte foto: ANSA
Una riscrittura, questa, che secondo la criminologa potrebbe riaprire “importanti interrogativi” sui fatti che coinvolsero la 26enne e il suo fidanzato di allora, Alberto Stasi, condannato a 16 anni di reclusione nel 2015.
Ancora, secondo Bruzzone “ogni nuova informazione e testimonianza merita un doveroso approfondimento” nonostante il corposo gap temporale che separa i giorni nostri dall’anno in cui si consumò l’omicidio.
L’alibi di Andrea Sempio
Andrea Sempio, oggi 36enne, nel 2007 aveva 19 anni ed era un amico di Marco Poggi, fratello della vittima. Nel 2017 fu indagato e subito prosciolto, ma nel 2025 il suo nome è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati a seguito dei risultati di nuove analisi richieste dalla difesa di Stasi. Secondo questi risultati, infatti, sotto le unghie di Chiara Poggi sarebbe presente il Dna di Sempio.
Sempio si è sempre dichiarato innocente. Secondo la sua versione la mattina del 13 agosto 2007, intorno alle 9:55, sarebbe andato a Vigevano per acquistare un libro ma avrebbe trovato la libreria chiusa. Per dimostrare il suo alibi l’allora 19enne aveva presentato agli inquirenti lo scontrino di un parcheggio che indicava l’orario di fine sosta alle 11:18.
Tuttavia, dopo la testimonianza dell’ex vigile del fuoco che conoscerebbe personalmente la madre di Andrea Sempio, l’alibi di quest’ultimo potrebbe vacillare. Per il momento gli inquirenti, in tal senso, mantengono il massimo riserbo.
Il delitto di Garlasco
Il 13 agosto 2007 Chiara Poggi, 26 anni, fu uccisa mentre si trovava nella sua abitazione. L’assassino si accanì contro di lei con un oggetto pesante e contundente, colpendola ripetutamene sulla testa fino a gettarla lungo le scale che collegavano il piano terra alla tavernetta.
I genitori e il fratello si trovavano in Trentino per una vacanza. Le indagini si concentrarono quasi da subito su Alberto Stasi, che diede l’allarme dopo il ritrovamento del cadavere. Nel 2015 la Cassazione lo condannò a 16 anni di reclusione: secondo i giudici avrebbe ucciso l’allora fidanzata in un momento di rabbia.
