Dice di essere minorenne ma il test osseo lo smentisce, espulso da Morbegno dopo 142 reati
Espulso cittadino marocchino residente a Morbegno dopo 142 segnalazioni per reati: accompagnato a Malpensa e rimpatriato a Casablanca.
Un cittadino marocchino residente a Morbegno è stato espulso dall’Italia per motivi di ordine pubblico, dopo essere stato segnalato ben 142 volte per diversi reati tra il 2018 e il 2025. L’uomo, accompagnato coattivamente dalla Polizia di Stato alla frontiera aerea di Milano Malpensa, è stato imbarcato su un volo diretto a Casablanca. Il provvedimento è stato disposto dal Ministro dell’Interno su richiesta del Questore di Sondrio, a seguito di una lunga serie di episodi che hanno destato forte allarme sociale.
Espulsione eseguita dalla Polizia di Stato
Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, la misura di espulsione amministrativa è stata eseguita nei confronti di un cittadino marocchino nato nel 2002, giunto in Italia nel 2012 con un visto per motivi familiari e residente nel Comune di Morbegno (SO). L’operazione, condotta dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione e della Squadra Mobile della Questura di Sondrio, ha previsto l’accompagnamento forzato dell’uomo fino all’aeroporto di Milano Malpensa, dove è stato imbarcato su un volo per Casablanca.
Un curriculum criminale lungo sette anni
L’uomo si è distinto per una lunga serie di segnalazioni di polizia, ben 142 in totale, relative a numerosi reati commessi in Italia tra il 2018 e il 2025. Le accuse a suo carico comprendono furto aggravato, furto in abitazione, rapina, estorsione, ricettazione, indebito utilizzo di carte di credito, minaccia, lesioni personali, rissa, resistenza a pubblico ufficiale, sostituzione di persona, interruzione di pubblico servizio, guida senza patente, porto di armi e oggetti atti ad offendere. La sua attività criminale è iniziata già all’età di 16 anni, delineando un profilo di elevata pericolosità sociale.
Segnalazioni per droga e ubriachezza
Oltre ai reati contro la persona e il patrimonio, il giovane è stato più volte segnalato all’Autorità Amministrativa per consumo di sostanze stupefacenti e per essere stato trovato in stato di ubriachezza su pubblica via. Questi episodi hanno contribuito a rafforzare la percezione di pericolosità sociale e a motivare la richiesta di espulsione.
Violazione della sorveglianza speciale e condanna definitiva
Su richiesta del Questore, nei confronti dell’uomo era stata attivata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per un anno. Tuttavia, il giovane ha violato ripetutamente gli obblighi imposti, venendo infine condannato in via definitiva a 3 anni e sei mesi di reclusione.
Due episodi emblematici della pericolosità
Il disvalore delle azioni commesse dal cittadino marocchino è emerso in particolare in due occasioni che hanno suscitato forte riprovazione nella comunità. Nel primo caso, mentre si trovava in un locale pubblico a Colico (LC), ha sottratto il portafogli a un avventore svenuto, approfittando della sua incapacità di difendersi, e ha poi utilizzato la carta di debito contenuta nel portafogli per pagare le proprie consumazioni. In un altro episodio, si è introdotto nell’abitazione di un’anziana donna, carpendo la sua fiducia con la richiesta di cibo, per poi impossessarsi di una somma di denaro e di monili in oro.
Un’attività investigativa capillare
L’intensa attività di controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine ha permesso di ricostruire il quadro dei numerosi reati commessi dall’uomo. Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Sondrio hanno seguito con attenzione la situazione di ogni straniero residente nella provincia, raccogliendo tutti gli elementi necessari per la richiesta di espulsione al Ministro dell’Interno.
Espulsione e divieto di rientro per 15 anni
Con il decreto ministeriale, è stata disposta l’espulsione dal territorio nazionale per motivi di ordine pubblico e l’accompagnamento alla frontiera a mezzo della Forza Pubblica. In considerazione della particolare pericolosità sociale dimostrata, all’uomo è stato vietato il rientro in Italia e nell’intera area Schengen per 15 anni, salvo speciale autorizzazione del Ministro dell’Interno.
La reazione della comunità
L’insieme dei comportamenti attribuiti al cittadino marocchino ha suscitato un forte senso di insicurezza e indignazione nella collettività locale. La decisione di procedere con l’espulsione è stata accolta come una risposta necessaria a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini.
Conclusioni
L’operazione condotta dalla Polizia di Stato di Sondrio rappresenta un esempio di come la collaborazione tra le diverse articolazioni delle Forze dell’Ordine e l’attenzione costante al territorio possano portare a risultati concreti nella prevenzione e repressione dei reati. L’espulsione del cittadino marocchino, dopo 142 segnalazioni e una lunga serie di condanne, si inserisce in un quadro di azioni volte a garantire la sicurezza e la tranquillità della popolazione.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.