Esplosione al distributore di benzina a Roma ferma gli esami di Maturità, nessun rischio e orali rimandati

Esplosione al distributore di benzina a Roma: 7 scuole danneggiate e maturità sospesa in un liceo. Esami trasferiti, si contano le ripercussioni gravi

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L’esplosione al distributore di benzina nel quartiere Prenestino a Roma ha danneggiato sette scuole, sospendendo temporaneamente gli esami di Maturità in uno degli istituti. Il disastro – che sarebbe potuto essere molto più grave – lascia pesanti strascichi e forti preoccupazioni anche per minacce future, come la possibile contaminazione di aria e suolo.

Esplosione a Roma, salta la maturità

Una vera e propria bomba: questa è stata la percezione dei residenti dopo l’esplosione del distributore di benzina al Prenestino di Roma.

L’onda d’urto ha colpito duramente, fra le altre cose, anche il comparto scolastico del quartiere. Sono sette gli istituti colpiti, secondo i primi accertamenti condotti dal Ministero dell’Istruzione.

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L’esplosione al distributore ha provocato decine di feriti, fra cui alcuni gravi

In uno di questi, il liceo paritario Cavanis, gli Esami di Maturità sono stati interrotti per ragioni di sicurezza e verranno ripresi in una sede alternativa.

Danni in sette scuole

Ingenti danni si registrano alla scuola Romolo Balzani, ora dichiarata inagibile, mentre la Simonetta Salacone ha subito gravi compromissioni strutturali.

Altri plessi, come quello di Via Ferraroni, hanno sospeso ogni attività didattica, pur avendo riportato danni più contenuti. All’Istituto Trilussa si segnalano solo problemi minori, mentre all’IC di Via dei Sesami è crollato un cornicione.

Il liceo Kant, dove si tenevano corsi di recupero, è stato evacuato dopo che alcuni vetri sono andati in frantumi e una porta è stata divelta. Fortunatamente, non si segnalano feriti.

Il distributore di benzina esploso

L’impatto ha prodotto una nube di fumo e la dispersione di materiali potenzialmente tossici, ora sotto osservazione insieme all’aria e ai terreni circostanti, dove si temono conseguenze nocive a lungo termine.

A seguito dell’esplosione, l’Arpa ha immediatamente avviato il controllo della qualità dell’aria nella zona colpita. Le autorità, nel frattempo, hanno raccomandato di tenere serrate le finestre e di sospendere l’uso dei condizionatori per evitare l’ingresso di aria potenzialmente contaminata.

La Società Italiana di Medicina Ambientale ha lanciato infatti l’allarme sui rischi connessi all’inalazione del Gpl – una miscela di butano e propano – che, se presente in alte concentrazioni, può causare sintomi come vertigini, nausea, problemi neurologici, perdita di coscienza e, nei casi estremi, asfissia.

Anche la Protezione Civile ha diffuso indicazioni precise: evitare l’area dell’incendio, restare al chiuso fino a tre chilometri di distanza dal luogo dell’esplosione e, per precauzione, non consumare ortaggi o frutta coltivati in zona.

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