Garlasco, Savu era latitante perché aveva paura di "fare la fine di Chiara Poggi": la rivelazione del nipote
Flavius Savu era scappato perché aveva paura di "fare la fine di Chiara Poggi": lo sostiene il nipote, in cella con lui
Flavius Savu aveva paura di “fare la fine di Chiara Poggi” e per questo si era dato alla latitanza dopo la condanna per i ricatti a sfondo sessuale legati al santuario della Bozzola. Lo sostiene il nipote, che condivide una cella del carcere di Pavia con lo zio, recentemente estradato dalla Svizzera. Tempo fa l’uomo aveva ipotizzato il possibile collegamento tra il delitto di Garlasco e i festini al santuario mariano.
- Savu aveva paura di "fare la fine di Chiara Poggi"
- Garlasco, la pista del santuario della Bozzola
- Savu potrebbe essere ascoltato dai pm
Savu aveva paura di “fare la fine di Chiara Poggi”
Si ritorna a parlare del romeno Flavius Savu in relazione alle indagini sul delitto di Garlasco.
Dopo la condanna definitiva a 5 anni per estorsione ai danni di don Gregorio Vitali, allora rettore del santuario della Madonna della Bozzola, aveva scelto di darsi alla fuga.
ANSA
Savu si sarebbe dato alla latitanza perché aveva paura di “fare la fine di Chiara Poggi“.
È quanto sostiene il nipote, Cleo Kolundra Stefanescu, in una lettera inviata al quotidiano Il Tempo.
Estradato dalla Svizzera, dal 16 ottobre Savu è detenuto nel carcere di Pavia, nella stessa cella del nipote.
“Un giorno per curiosità chiesi a mio zio quanti soldi era riuscito a prendere da don Gregorio – racconta ancora il nipote nella lettera – e lui mi disse: ‘Con tutti i soldi che girano al santuario non ho preso nemmeno le briciole!'”.
Garlasco, la pista del santuario della Bozzola
Mesi fa, durante la latitanza in Svizzera, Savu aveva rilasciato un’intervista televisiva in cui sosteneva che Chiara Poggi potesse essere stata uccisa perché aveva scoperto un giro di scandali sessuali legati al santuario della Bozzola.
Della pista “esterna” legata al santuario si è parlato più volte in relazione alle indagini sul delitto di Garlasco.
Anche l’ex avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, ne aveva parlato, accennando più volte alla possibilità di un killer venuto da fuori per uccidere Chiara Poggi.
Savu potrebbe essere ascoltato dai pm
Una pista ritenuta priva di riscontri oggettivi dagli inquirenti che indagano sul delitto di Garlasco.
La Procura di Pavia potrebbe ora decidere di ascoltare Savu nei prossimi giorni, per vedere se è in grado di portare qualche elemento utile alle indagini.
“Quello che mi ha fatto Savu è un racconto che mi ha stupito, sbigottito e sbalordito in cui la Bozzola ha un ruolo centrale nel delitto di Garlasco”, ha detto all’Agi l’avvocato di Savu, Francesco Grittini.
Ai microfoni di Mattino Cinque il legale ha detto che il suo assistito sostiene da anni il possibile legame tra l’uccisione di Chiara Poggi e un giro di pedofilia e abusi sessuali attorno al santuario della Bozzola.
Grittini ha detto che Savu racconta di avere informazioni sul delitto e di essere pronto a collaborare.
Mediaset/ANSA