Garlasco, novità su presunti abusi sessuali del santuario della Bozzola prima della morte di Chiara Poggi
Ci sarebbero alcune novità sui presunti abusi sessuali legati al santuario della Bozzola, relative a fatti precedenti alla morte di Chiara Poggi
Ci sarebbero alcune novità sui presunti abusi sessuali del santuario della Bozzola, che secondo alcune teorie potrebbero intrecciarsi ai fatti legati al delitto di Garlasco. Lo scandalo a luci rosse con al centro Don Gregorio, ricattato per oltre 150 mila euro, è esploso nel 2014, ma alcuni episodi sarebbero avvenuti anche prima della morte di Chiara Poggi, avvenuta nel 2007.
- La novità su santuario della Bozzola e delitto di Garlasco
- Gli episodi del 2006 al Santuario delle Bozzole
- Una rete di pedofili a Garlasco?
La novità su santuario della Bozzola e delitto di Garlasco
La trasmissione Mediaset Dritto e Rovescio ha annunciato di aver scoperto che “gli scandali sessuali sarebbero avvenuti già nel 2006“.
L’avvocato Paolo Larceri ha riferito alla trasmissione: “Si diceva che a Garlasco accadessero cose strane in merito ai minori. Posso dire che riguardavano le Bozzole. Questo però era di dominio pubblico”.
ANSA
La villetta di Garlasco dove fu uccisa Chiara Poggi.
Gli episodi del 2006 al Santuario delle Bozzole
La giornalista di Dritto e Rovescio ha poi raccontato: “Già nel 2006 un altro parroco segnala alla diocesi di Vigevano fatti scabrosi relativi a questo santuario, gli stessi fatti che denuncerà poi ai carabinieri di Vigevano, come dimostrano i verbali di cui siamo entrati in possesso”.
Nelle carte mostrate dalla trasmissione si legge: “Nell’anno 2006 un sacerdote della zona di Garlasco mi riferì particolari sconcertanti in merito alle condotte ‘immorali’ tenute da Padre Gregorio, che persino pagava alcuni uomini al fine di ottenere da loro prestazioni sessuali”.
Una rete di pedofili a Garlasco?
La trasmissione Mediaset ha poi fatto riferimento a “un caso grave di pedofilia“, avvenuto “sempre nel 2006 e sempre in questa zona”.
Ancora Paolo Larceri: “Si trattava di un soggetto che deteneva questo materiale di tipo pedopornografico. Io mi sono fatto proprio un’idea mia e cioè che questo materiale fosse oggetto di vendita.
Alla domanda “Si può ipotizzare una presunta rete di pedofili?”, l’avvocato ha risposto: “È abbastanza evidente che il sistema era radicato e tollerato”.
La cronista di Dritto e Rovescio ha fatto riferimento anche a un altro episodio. successivo al delitto di Garlasco: “Nel 2015, un anno dopo lo scandalo della Bozzola, un altro prete indagato per adescamento di minori sarebbe stato ricattato da un uomo con cui avrebbe avuto una relazione”.
La trasmissione ha mostrato alcune carte esclusive, in cui si legge: “Ho bisogno di 12000 euro per andarmene e sono pronto a tutto, anche a costo di fare uno scandalo”.
