Il dettaglio dell'ex generale Garofano sull'impronta attribuita ad Andrea Sempio: "Non è sangue, è sudore"

L'ex generale dei Ris Luciano Garofano ha smentito le teorie sull'impronta attribuita ad Andrea Sempio: sarebbe sudore

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L’ex generale del Ris dei carabinieri Luciano Garofano ha attaccato in un’intervista le informazioni che emergono dalle indagini sul caso di Garlasco e in particolare sull’impronta della mano di Andrea Sempio, difendendo i risultati del processo che ha condannato Alberto Stasi.

Garofano difende le prime indagini su Garlasco

Luciano Garofano, ex generale dei carabinieri del Ris di Parma, ha commentato i dettagli delle nuove indagini sul caso di Garlasco, che stanno emergendo negli ultimi giorni, spesso in violazione del segreto investigativo.

In particolare, Garofano ha commentato l’attribuzione dell’impronta trovata già ai tempi dei primi sopralluoghi a casa Poggi sul muro delle scale che conducono nella cantina dove fu ritrovato il corpo della vittima, Chiara Poggi.

Garofano impronta Andrea SempioANSA
Andrea Sempio

“Conosco bene chi ha fatto le indagini in quegli anni, si trattava di miei collaboratori estremamente bravi. Loro avevano considerato l’impronta non utile perché aveva pochi punti d’identità, e quindi rimango perplesso nel constatare che oggi è diventata utile” ha dichiarato al Corriere della Sera.

L’impronta delle scale non era di sangue

Garofano è stato anche categorico sulla natura dell’impronta: “Era già stato fatto un esame in questo senso e aveva dato esito negativo. È un’impronta di sudore lasciata da qualcuno” ha commentato.

L’impronta è a disposizione degli inquirenti solamente come fotografia. Fu ritrovata ai tempi delle prime indagini e, secondo le indiscrezioni trapelate dalla procura di Pavia, potrebbe essere attribuita ad Andrea Sempio.

Garofano è però è molto scettico sulla possibilità di attribuire con certezza l’impronta di una mano, anche con il miglioramento delle tecnologie.

I problemi delle indagini sulle impronte

Durante l’intervista, l’ex generale Garofano ha sottolineato che, nonostante i mezzi tecnologici a disposizione siano più potenti, potrebbero permanere dubbi sull’attribuzione dell’impronta.

“C’è stato solo il miglioramento dell’immagine ma è stato comunque utilizzato Photoshop che esisteva già allora. Non possono aver fatto miracoli. Sulle impronte si deve andare sempre cauti: se non sono convincenti dal punto di vista dell’attendibilità è preferibile escluderle” ha dichiarato.

“Ricordo che negli attentati di Madrid del 2004, i grandi esperti dell’Fbi sbagliarono e mandarono in galera un signore per un’impronta pasticciata, non definita” ha poi concluso, sottolineando la pericolosità di questo tipo di indizi.

garofano-garlasco ANSA