Il terremoto di magnitudo 8,8 al largo della Kamchatka in Russia è tra i più potenti mai registrati
Nella Kamchatka in Russia è stato registrato un terremoto di magnitudo di 8,8 che ha fatto scattare l'allerta tsunami nel Pacifico, cosa succede
Nella notte tra il 29 e 30 luglio, un terremoto di eccezionale potenza ha scosso la penisola di Kamchatka, nell’estremo oriente della Russia. La magnitudo è stata ricalcolata dall’Istituto di geofisica americano (Usgs) in 8,8 sulla scala Richter. Il fenomeno è tra i sei più potenti mai registrati sul pianeta.
- Il terremoto tra i più potenti mai registrati
- Cosa sapere sulla Kamchatka
- Lo stato di emergenza nella Kamchakta
- Lo tsunami nella Kamchakta
- Quali sono i 10 terremoti più forti mai registrati
Il terremoto tra i più potenti mai registrati
Il terremoto al largo della Kamchatka si è verificato alle 01.25 ora italiana, a una profondità di 20,7 chilometri, a circa 126 km da Petropavlovsk-Kamchatsky, la capitale della regione.
L’area, seppur scarsamente popolata, è altamente monitorata dai sismologi. Il sisma del 29 luglio è di una portata senza precedenti in questa zona dal 1952 e ha fatto entrare la Kamchatka nella ristretta cerchia dei territori che hanno subito i terremoti più violenti della storia.
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Il valore di 8,8 pone la Kamchatka allo stesso livello di terremoti storici, come quello di Esmeraldas, in Ecuador, nel 1906, e quello di Biobio, in Cile, nel 2010, che avevano raggiunto la stessa magnitudo.
Il sisma nell’estremo oriente russo è il più potente osservato dopo il cataclisma di Tohoku, in Giappone, nel 2011, che aveva colpito la costa giapponese con una magnitudo di 9,1, provocando uno tsunami devastante e un incidente nucleare a Fukushima.
Cosa sapere sulla Kamchatka
La penisola di Kamchatka è una lingua di terra lunga 1.250 chilometri e si trova sulla congiunzione delle placche tettoniche del Pacifico.
La sua posizione è in un punto di intersezione instabile che la rende uno dei territori più attivi e monitorati del pianeta dal punto di vista sismico e vulcanico. A livello mondiale, solo cinque terremoti registrati nell’ultimo secolo hanno superato quello nella notte tra il 29 e 30 luglio 2025.
Dopo la scossa più forte, si sono verificate almeno 36 scosse di assestamento con magnitudo da 4.7 a 6.9.
Lo stato di emergenza nella Kamchakta
Non si registrano vittime a seguito del forte terremoto che ha provocato anche quattro onde di tsunami che hanno colpito la regione russa di Sachalin.
Il governatore Valery Limarenko ha dichiarato lo stato di emergenza nel distretto di Severo-Kuril’skij e le autorità ritengono che le reti elettriche siano state danneggiate, ma non conoscono l’entità dei danni.
Nel frattempo, tutti i residenti del distretto sono stati evacuati in sicurezza. I rappresentanti del governo hanno aggiunto che i terremoti sono ancora in corso e che la minaccia di tsunami nella regione di Sachalin non è ancora stata eliminata.
Lo tsunami nella Kamchakta
Il governatore della regione russa di Sachalin, Valery Limarenko, ha spiegato che “la terza ondata è stata la più forte e ha allagato sia il porto sia l’impianto di lavorazione del pesce”.
Tutti gli abitanti erano però già risaliti in superficie. “I nostri abitanti delle Curili settentrionali sono molto esperti – ha aggiunto – non è la prima volta che succede. Circa 2.400 persone sono salite con cautela in quota e sono ancora lì, perché aspettiamo un segnale che ci dica che non ci saranno più tsunami”.
In tutto si sono registrate quattro grandi onde, innescate dal terremoto di magnitudo 8,8. Gli tsunami hanno inondato la costa di una delle Isole Curili settentrionali, Paramushir, senza causare vittime, secondo quanto riferito dalle autorità locali. La prima onda è avanzata di 200 metri e le successive hanno danneggiato le infrastrutture del porto di Severo-Kurilsk. In totale, circa 2.700 persone sono state evacuate nell’arcipelago delle Curili a causa dell’allerta tsunami.
Quali sono i 10 terremoti più forti mai registrati
Il sisma di magnitudo 8,8 che ha colpito la della Kamchatka nell’Estremo Oriente della Russia si classifica fra i 10 più potenti mai registrati.
Ecco la classifica secondo l’U.S. Geological Survey:
- Bio Bio (Cile), 1960: magnitudo 9.5, causò oltre 1600 morti, la maggior parte a causa dello tsunami
- Alaska (Usa), 1964: magnitudo 9.2, oltre 130 morti tra frane e onde gigantesche
- Sumatra (Indonesia), 2004: magnitudo 9.1, oltre 230 mila morti tra Sud-Est asiatico, Asia meridionale e Africa orientale
- Tohoku (Giappone), 2011: magnitudo 9.1, oltre 18 mila morti e tsunami sulla centrale nucleare di Fukushima.
- Kamchatka (Russia), 1952: magnitudo 9.0, nessuna vittima ma onde altre 9,1 metri alle Hawaii
- Bio Bio (Cile), 2010: magnitudo 8.8, oltre 500 morti
- Esmeraldas (Ecuador), 1906: magnitudo 8.8, circa 1500 morti
- Alaska (Usa), 1965: magnitudo 8.7, tsunami alto 11 metri ma danni lievi
- Tibet, 1950: magnitudo 8.6, almeno 780 morti
- Sumatra (Indonesia), 2012: magnitudo 8.6, causò pochi danni ma aumentò la pressione su una faglia che era stata all’origine del devastante tsunami del 2004
