Morto Francesco Pazienza, ex agente segreto e faccendiere noto per il ruolo nella P2 e nella strage di Bologna
L'ex agente del Sismi Francesco Pazienza è morto a 79 anni, era stato al centro di alcuni dei maggiori scandali e misteri italiani degli anni '70-'80
È morto a 79 anni Francesco Pazienza, ex faccendiere e agente del Sismi, noto per il suo coinvolgimento in tanti degli scandali e misteri italiani a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. Affiliato alla loggia massonica P2, è stato condannato a 14 anni nell’ambito del crac del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi e per depistaggio nell’attentato alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
Gli ultimi anni a Lerici
Pazienza è morto nella giornata di sabato 21 giugno a Lerici, in provincia di La Spezia, comune dove stava finendo di scontare il cumulo di condanne a suo carico e dove si era ritirato nell’ultimo periodo della sua vita, in una villa del Golfo dei poeti.
Come riportato da Repubblica, la famiglia aveva chiesto di non divulgare la notizia della morte e di “rispettare la privacy e il dolore” anche in queste ultime ore.
ANSA
L’arrivo di Francesco Pazienza in tribunale a Roma per essere ascoltato come testimone sul caso di Emanuela Orlandi
Chi era Francesco Pazienza
L’ex agente segreto del Servizio informazioni e sicurezza militare (Sismi) è stato al centro di diverse inchieste giudiziarie di alcune delle pagine più oscure del Paese.
Nato nel 1946 a Monteparano, in provincia di Taranto, si è laureato in medicina all’Università La Sapienza, senza però esercitare mai la professione, entrando nel Sismi nel 1979.
Pazienza faceva parte della P2 di Licio Gelli ed era protagonista del “Super-Sismi“, che i magistrati hanno definito una “struttura parallela” all’interno dei servizi segreti.
Il ruolo di tanti grandi misteri italiani
Il suo nome è legato anche al sequestro dell’assessore regionale della Campania Ciro Cirillo, rapito nel 1981 dalle Brigate Rosse, con le quali trattò la liberazione del politico tramite l’intercessione dei boss della Camorra.
Un anno prima è autore di un depistaggio sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto del 1980, reato per il quale verrà condannato nel 1995.
Nel 1982 il crac del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in cui Pazienza rimane coinvolto come intermediario tra “il banchiere di Dio”, la P2 e il Vaticano.
Scappato negli Stati Uniti, viene essere arrestato nel 1985 e consegnato al governo italiano nel 1986. Nel 1993 la condanna per bancarotta fraudolenta e associazione a delinquere.
Nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, il nome di Francesco Pazienza appare in più inchieste in quanto figura di raccordo tra servizi segreti e Vaticano.