Nave Handala di Freedom Flotilla con aiuti per Gaza fermata dall'Idf, l'irruzione dell'esercito e le accuse
Una nave della Freedom Flotilla, la Handala, è stata bloccata dall'Idf mentre tentava di portare aiuti a Gaza: a bordo anche due italiani
L’Idf, l’esercito israeliano, ha intercettato la nave Handala della Freedom Flotilla, che stava cercando di raggiungere la Striscia di Gaza per portare aiuti umanitari. A bordo dell’imbarcazione ci sarebbero anche due cittadini italiani. I partiti di opposizione hanno chiesto l’intervento del Governo per aiutarli.
- L'Idf ferma la nave Handala
- La pressione delle opposizioni sul Governo
- La situazione degli aiuti nella Striscia di Gaza
L’Idf ferma la nave Handala
Nella serata del 26 luglio l’esercito israeliano (Idf) ha intercettato la nave Handala dell’associazione umanitaria Freedom Flotilla. L’imbarcazione stava tentando di raggiungere la Striscia di Gaza per portare aiuti umanitari.
Gli attivisti a bordo hanno trasmesso sul canale YouTube dell’associazione le immagini dell’irruzione dei soldati, alla quale non hanno opposto resistenza. Subito dopo le trasmissioni si sono interrotte.
ANSA
A bordo della nave ci sarebbero stati anche due cittadini italiani, Antonio Mazzeo e Antonio La Piccirella, che sarebbero stati fermati insieme al resto dell’equipaggio dell’imbarcazione.
La pressione delle opposizioni sul Governo
Quando è stato reso noto che a bordo della Handala ci fossero anche cittadini italiani, i parlamentari di opposizione hanno immediatamente iniziato a fare pressioni sul Governo perché ottenesse la loro liberazione.
La deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha invece scritto sui social:
Ancora una volta Israele attacca la Freedom Flotilla per impedire che arrivi a Gaza con il suo carico di aiuti. A bordo anche italiani. Il governo si attivi subito per garantirne l’incolumità e faccia qualcosa, se ne trova il coraggio, per fermare l’orrore e il genocidio.
La situazione degli aiuti nella Striscia di Gaza
Nei giorni scorsi dalla Striscia di Gaza sono iniziate ad arrivare notizie di un inizio di carestia, con un aumento improvviso dei morti per fame. Sotto pressione internazionale, Israele ha quindi allentato il controllo che esercita sugli aiuti umanitari nella regione.
Venerdì 25 luglio Egitto e Giordania hanno potuto ricominciare a paracadutare aiuti dal cielo. Anche Israele, nella giornata di domenica 27, ha ripreso a fornire aiuti in questo modo.
A partire da oggi domenica 27 luglio, l’Idf ha indetto una tregua tattica locale per scopi umanitari dalle 10 alle 20 ad Al-Mawasi, Deir al-Balah e Gaza City. La tregua continuerà fino a nuovo avviso.
