Omicidio di Antonio Vitale a Cardito vicino Napoli, agguato in auto: il 56enne era un pregiudicato di Caivano

Un pregiudicato residente a Caivano, Antonio Cardito, è stato raggiunto da diversi proiettili mentre era alla guida della sua autovettura

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Antonio Vitale, 56 anni, pregiudicato, già noto alle forze dell’ordine, è stato ucciso in un agguato in pieno giorno a Cardito (Napoli). L’omicidio è avvenuto sotto gli occhi di passanti e numerosi automobilisti che in quel momento stavano transitando in strada.

L’omicidio di Antonio Vitale

Intorno alle 10, in via Tiziano Vecellio, nella frazione di Carditello, un commando ha esploso almeno una decina di colpi d’arma da fuoco contro Vitale che si trovava alla guida della sua auto.

Secondo una prima ricostruzione, i killer sarebbero stati due e sarebbero arrivati a bordo di una moto di grossa cilindrata.

L'area dell'agguato a CarditoFonte foto: ANSA

L’area dell’agguato a Cardito

I due avrebbero affiancato la vettura e aperto il fuoco senza lasciare scampo alla vittima.

Il commando è poi fuggito facendo perdere le proprie tracce. L’uomo, gravemente ferito, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Frattamaggiore dove però è giunto in condizioni disperate.

I medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. È spirato poco prima dell’arrivo nel nosocomio.

Le ipotesi sull’agguato

Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Squadra Mobile e del commissariato di Frattamaggiore. Intanto si sta procedendo alla ricostruzione della dinamica dell’agguato.

Le prime ipotesi investigative portano a una possibile faida interna alle nuove leve della camorra. Nell’area nord di Napoli, come riporta Il Corriere della Sera, la mappa del potere criminale sarebbe in continua evoluzione.

Bande di giovanissimi, spesso non ancora inquadrati in organizzazioni strutturate, starebbero prendendo il posto dei vecchi clan storici.

Il nuovo “ordine” camorristico si delinea come più fluido, più feroce, e meno prevedibile.

Gli inquirenti non escluderebbero che l’omicidio possa essere legato a regolamenti di conti all’interno delle nuove realtà criminali emergenti.

Chi era Antonio Vitale

Antonio Vitale, classe ’69, aveva numerosi precedenti penali anche di stampo mafioso.

Le ultime informazioni lo inserivano nel gruppo di Michele Orefice, ras dell’area Nord di Napoli che ha ereditato il potere criminale del clan Moccia.

Agguato nel Napoletano Fonte foto: Polizia/Ansa