Omicidio Liliana Resinovich, il giallo dei 700 coltelli di Sebastiano Visintin e il mistero dei gomitoli
Al centro dell'incidente probatorio per la morte di Liliana Resinovich, i coltelli sequestrati a Sebastiano Visintin e i gomitoli
Sta per arrivare la svolta decisiva sull’omicidio di Liliana Resinovich grazie all’incidente probatorio. I coltelli di Sebastiano Visintin, marito della donna e indagato, e i gomitoli conservati all’interno di un cassetto della cucina di casa saranno, salvo sorprese, al centro delle analisi per fare chiarezza sulla morte della triestina detta Lilly.
- Omicidio Liliana Resinovich, la verità sui coltelli
- Il coltello era sulla scena del crimine?
- Il giallo dei gomitoli per la morte di Liliana Resinovich
Omicidio Liliana Resinovich, la verità sui coltelli
Risulta che Sebastiano Visintin aveva un vecchio laboratorio in cui praticava l’attività di arrotino che poi ha trasferito nella sua abitazione. In un’intervista nello scorso novembre a Quarto Grado ha mostrato i coltelli già pronti che utilizzava per varie mansioni, anche di semplice uso quotidiano per tagliare la carne. Tre mesi fa sono stati sequestrati e sono finiti al centro dell’omicidio di Liliana Resinovich.
Le lame dei coltelli di Visintin sono uno degli oltre dieci punti elencati dal pm Ilaria Iozzi per l’incidente probatorio.
Mediaset
Il coltello era sulla scena del crimine?
Uno dei 700 coltelli sequestrati è riconducibile ai tagli sul cordino attorno al collo di Liliana Resinovich e legava dei sacchetti biodegradabili. Questo dettaglio è sempre stato al centro dell’inchiesta, è stato il suo modo di suicidarsi o è opera di un assassino?
Se confermato il coltello automaticamente verrà collocato sulla scena del crimine. Gli inquirenti vogliono capire, analizzando l’estremità dello spago, se uno degli utensili sequestrati in possesso di Sebastiano Visintin sia realmente stato utilizzato per tagliare lo spago.
C’è però un dettaglio non da poco. Come confermato dallo stesso indagato in passato a Quarto Grado, di numerosi coltelli, sono state modificate le dimensioni perché arrotati.
Le analisi previste nell’incidente probatorio puntano anche a scoprire se c’è compatibilità tra le lame di un coltello e il cordino con le tre chiavi presenti nella borsa nera di Liliana Resinovich.
Il giallo dei gomitoli per la morte di Liliana Resinovich
Quarto Grado ha mostrato anche una vecchia intervista in cui Sebastiano Visintin mostrava dei gomitoli nel cassetto della cucina e che poi sono stati portati agli inquirenti dallo stesso marito della vittima.
Nel corso dell’incidente probatorio si punta a capire se il cordino attorno al collo di Lilly provenga proprio da quelle matassine presenti in casa.
Va sottolineato che il gip Flavia Mangiante ha dato il via libera all’analisi dei coltelli e altri reperti come i sacchi neri, le scarpe di Liliana Resinovich, i peli ritrovati sul corpo della donna e gli indumenti sequestrati a casa di Sebastiano Visintin.
Sono definiti accertamenti utili a ricostruire il fatto. La giudice ha invece respinto la richiesta di super perizia medico legale avanzata dai legali dell’indagato e non ha voluto approfondire le cause della frattura della vertebra t2 della donna.
Si tratta di una lesione di una vertebra toracica in passato al centro di un dubbio. Si è parlato di una presunta manovra durante la preparazione del corpo per l’autopsia, ipotesi poi respinta perché emerso che già c’era da una TAC fatta in precedenza.
