Trump annuncia il cessate il fuoco tra India e Pakistan, ma nel Kashmir si sentono nuove esplosioni
Poche ore dopo il cessate il fuoco annunciato da Trump, le autorità dell’India hanno denunciato esplosioni nel Kashmir e accusato il Pakistan
L’annuncio del cessate il fuoco da parte di Trump non sembra aver sopito del tutto le tensioni tra India e Pakistan. Grazie alla mediazione degli Usa, i due Paesi hanno raggiunto un accordo per la tregua dopo gli scontri dei giorni scorsi. Ma l’India ha parlato di esplosioni nel Kashmir, accusando il Pakistan di aver violato l’accordo.
- Trump annuncia la tregua, ma l’India accusa il Pakistan
- Cessate il fuoco confermato da India e Pakistan
- L’escalation dopo l’attentato del 22 aprile nel Kashmir
Trump annuncia la tregua, ma l’India accusa il Pakistan
Un cessate il fuoco durato poche ore? Secondo fonti indiane citate dall’Afp sembrerebbe che la tregua mediata dagli Usa (e annunciata da Trump) tra Pakistan e India sia stata già violata.
Omar Abdullah, primo ministro del Kashmir indiano, ha denunciato forti esplosioni nella zona. Esplosioni che, secondo fonti governative indiane, sarebbero frutto di attacchi da parte del Pakistan.
Fonte foto: ANSA
Soldati indiani nel Kashmir
Cessate il fuoco confermato da India e Pakistan
La situazione è ancora poco chiara e non ci sono certezze riguardo le esplosioni sentite nella parte indiana del Kashmir, territorio conteso tra India e Pakistan. Se confermato, l’attacco pakistano sarebbe estremamente grave, visto che poche ore prima Donald Trump aveva annunciato un accordo per un cessate il fuoco tra i due Paesi.
Tregua che i due governi avevano confermato, auspicando un nuovo incontro nei prossimi giorni per chiudere un accordo di pace più duraturo. Lo stesso ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, aveva ampiamente commentato la notizia del cessate il fuoco entrato in vigore alle 13,30 italiane del 10 maggio.
Conferma arrivata anche dal ministro degli Esteri del Pakistan, Ishqar Dar, che su X ha scritto che il suo Paese “ha sempre lottato per la pace e la sicurezza nella regione”. Un accordo, quello raggiunto tra India e Pakistan, raggiunto grazie alla mediazione americana, e in particolare del segretario di Stato Marco Rubio, nonostante l’iniziale scetticismo del vicepresidente Usa JD Vance.
L’escalation dopo l’attentato del 22 aprile nel Kashmir
Lo scontro armato tra India e Pakistan, l’ennesimo negli ultimi anni, è cominciato a causa dell’attacco terroristico del 22 aprile 2025 costato la vita a 26 turisti indiani che si trovavano nella regione del Jammu e Kashmir, contesa ma amministrata dall’India.
Convinta che dietro il gruppo terroristico ci sia il governo del Pakistan, l’India ha risposto con l’operazione militare Sindoor e ha bombardato alcune zone nemiche (oltre a sospendere un importante accordo economico). Nei bombardamenti ordinati da Nuova Delhi sono morte almeno 35 persone, mentre il Pakistan ha risposto abbattendo diversi caccia e colpendo, a sua volta, il territorio indiano con diversi missili verso le basi aeree.
I due Paesi sono in possesso di testate nucleari, quindi le tensioni – provocate storicamente dalla regione contesa del Kashmir – hanno destato preoccupazione in tutto il mondo.
