Perché India e Pakistan si contendono il Kashmir e da quanto vanno avanti le tensioni
Le origini del lungo conflitto tra India e Pakistan, da quanto tempo vanno avanti le tensioni e perché si contendono il Kashmir
Sale la tensione tra India e Pakistan. L’esercito indiano ha effettuato un attacco missilistico in alcune località del Pakistan in cui sono state uccise almeno 26 persone. Il Pakistan ha promesso ritorsioni e compiuto alcuni raid nel Kashmir indiano, in cui sono morte una decina di persone. I due Paesi non vanno d’accordo da tempo, nel corso dei decenni ci sono state quattro guerre tra India e Pakistan. Al centro del conflitto c’è la regione contesa del Kashmir, ma non solo: ci sono anche altri motivi di tensione che riguardano questioni geopolitiche, economiche e religiose.
- Cos'è il Kashmir
- Perché India e Pakistan si contendono il Kashmir
- Le guerre tra India e Pakistan
- Gli altri motivi di tensioni
Cos’è il Kashmir
Al centro delle tensioni tra India e Pakistan c’è il Kashmir, una regione contesa da decenni tra i due Paesi.
È a maggioranza musulmana, come il Pakistan, mentre l’India è prevalentemente induista, ed è una regione cruciale per diversi motivi economici, come lo sfruttamento delle risorse idriche presenti, politici e militari.
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Entrambi i Paesi lo rivendicano per intero, ma ognuno ne controlla solo una parte, separate dalla cosiddetta “linea di controllo”, uno dei confini più militarizzati e pericolosi al mondo.
Perché India e Pakistan si contendono il Kashmir
La rivalità tra India e Pakistan risale alla fine dell’epoca coloniale, quando l’impero britannico, che controllava l’intero subcontinente indiano, decise di abbandonare l’area.
Ottenuta l’indipendenza nel 1947, la regione venne divisa su base religiosa: i territori a maggioranza indù diventarono l’India, quelli a maggioranza musulmana il Pakistan.
Il Kashmir allora era un principato semi-autonomo: il sovrano locale, induista, scelse di unirsi all’India, nonostante la popolazione fosse in prevalenza musulmana.
Il Pakistan, che rivendicava il territorio, rispose invadendo la regione. Iniziò così la prima guerra fra India e Pakistan, che si concluse nel 1949 con la divisione della regione in due parti.
La parte indiana del Kashmir ha goduto per anni di una forte e ampia autonomia, fino al 2019, quando le è stata revocata dal governo del premier Narendra Modi.
A complicare ulteriormente la situazione c’è il fatto che una parte della regione è controllata e amministrata dalla Cina.
Le guerre tra India e Pakistan
Da allora il Kashmir è stato teatro di altre due guerre tra India e Pakistan, nel 1965 e nel 1999.
In mezzo, nel 1971, ci fu un’altra guerra tra i due Paesi, legata all’indipendenza del Bangladesh dal Pakistan.
Oltre ai conflitti maggiori, nel corso dei decenni ci sono stati molti attacchi, bombardamenti, schermaglie e rappresaglie minori, come quello di martedì 6 dicembre.
Gli altri motivi di tensioni
Non c’è solo il Kashmir a far litigare Pakistan e India. Ci sono contrasti e tensioni legate alle differenze religiose.
E motivi di carattere geopolitico e militare. Per entrambi i Paesi il vicino è un pericolo per la sicurezza nazionale.
L’India infatti accusa il Pakistan di sostenere e finanziare il terrorismo islamico e i movimenti indipendentisti del Kashmir, responsabili di molti, sanguinosi attentati.
Il Pakistan invece considera l’India un pericolo per la propria esistenza fin dalla guerra d’indipendenza del Bangladesh, dato che l’intervento indiano fu risolutivo per la sconfitta pakistana.
