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CURIOSITÀ 29 MARZO 2023

Acqua sulla Luna: una scoperta cambia tutto ciò che sappiamo

La
Luna, ispiratrice di poeti e musicisti, da sempre esercita un fascino inspiegabile per l’essere umano. Ma non sono solo gli artisti a esserne innamorati. Anche gli scienziati continuano a porsi domande sul nostro satellite. In particolare una è stata ed è al centro di numerosi studi. ”
C’è acqua sulla Luna?“, si sono chiesti per anni gli astronomi di tutto il mondo. La risposta positiva è già arrivata tempo fa, ma una nuova ricerca potrebbe rivoluzionare tutto quello che sappiamo. Il nuovo studio sull’acqua sulla Luna Fino a oggi si è creduto che l’acqua fosse presente solo ai
poli del satellite terrestre, ma un gruppo di scienziati cinesi ha elaborato una nuova teoria analizzando campioni di suolo lunare portati sulla Terra dalla missione Chang’e-5 nel 2020. Dallo studio, pubblicato sulla rivista
Nature
Geoscience, è emerso che l’acqua potrebbe essere presente in piccole
perle di vetro che si sono formate dall’impatto di asteroidi sulla superficie della Luna. Perle di vetro con dentro l’acqua: la scoperta I ricercatori hanno esaminato circa 150 grani di varie dimensioni, da circa 50 micrometri, più sottili di un capello umano, e fino a un millimetro. Hanno scoperto che queste perle di vetro, che hanno origini molto antiche, possono riempirsi d’acqua quando vengono colpite dai
venti
solari che trasportano idrogeno e ossigeno. Il
ciclo dell’acqua sulla Luna potrebbe dunque essere molto diverso da come lo abbiamo sempre immaginato. E queste perle, distribuendosi globalmente su tutto il suolo lunare, potrebbero esserne parte integrante. Quanta acqua è presente sulla Luna e a cosa servirà La quantità di acqua presente su tutta la Luna in questa forma potrebbe essere
enorme, con cifre comprese tra i 300 miliardi e i 270 trilioni di chilogrammi. La scoperta potrebbe essere molto utile per gli astronauti in vista di un ritorno dell’uomo sulla Luna. Con nuovi mezzi tecnologici, infatti, si potrebbe generare
acqua
potabile dalle perline di vetro o addirittura produrre carburante per i razzi. Anche la NASA, con la missione
Artemis, sta conducendo studi sull’acqua lunare, e entro la fine del decennio invierà i suoi uomini sul Polo meridionale del satellite. In futuro potrebbero dunque esserci colonie umane autosufficienti, che grazie alle risorse del satellite sarebbero indipendenti da rifornimenti dalla Terra. Il mondo scientifico è impegnato su questo fronte anche a grandi distanze, e da poco è stato svelato
il segreto di Urano, grazie a un segnale dal passato: ci sarebbero
oceani su almeno due dei suoi satelliti. E quindi, forse, condizioni favorevoli alla vita. Il nostro pianeta intanto è minacciato dal passaggio di
un asteroide più grande di un palazzo, che tornerà tra alcuni anni, e potrebbe entrare in rotta di
collisione con la Terra.

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