Per smascherare un bugiardo non dovete fare altro che osservare il suo corpo. Ebbene sì, ci sono segnali fisici inequivocabili della bugia in arrivo. Basta solo imparare a riconoscerli. Scopriamo insieme come.
Occhi fissi
Lo sguardo fisso è un primo indice di menzogna. Il bugiardo tende a sbattere meno gli occhi mentre è impegnato nel dire una bugia. Poi, per contro, dopo aver mentito aumenta il movimento delle palpebre sino a 8 volte più rapido del normale.
Modi di parlare differente
Il “mentiroso” parla in modo diverso dal solito: dialoghi lenti, interruzioni frequenti e balbettii si sprecano. Ciò è dovuto al fatto che il cervello di una persona che mente è impegnato nell’azione di ordinare i fatti (finti) che sta raccontando.
Dito puntato
È un dato di fatto: chi mente si mette immediatamente sulle difensive.
Piedi trascinati
L’agitazione è un altro indicatore importante della menzogna: i piedi del bugiardo si muovono di continuo, vengono trascinati e battuti per tutto il tempo del racconto.
Dovizia di dettagli
Informazioni non richieste, anche dinnanzi ad una semplice e banale domanda? Dilungamenti in particolari poco interessanti? Quasi sicuramente si tratta di una bugia.
Ripetizioni a manetta
Ripetere di continuo una parola o una frase tradisce una menzogna. In genere lo stratagemma è usato dal bugiardo nel tentativo di prendere il tempo necessario a riordinare i propri pensieri per “vendere” al meglio la bugia.
Attenzione alle labbra
Noi umani abbiamo un minimo controllo delle nostre abitudini nervose. Anzi, spesso avvengono senza che ce ne rendiamo conto. Prestate attenzione: se colui che vi sta parlando si tocca in continuazione la bocca, il viso o si rosicchia senza sosta le unghie potrebbe essere un bugiardo da manuale!
Colpa agli altri
Chi non ha nulla da nascondere non ha bisogno di scaricare sugli altri la responsabilità di un fatto. Al contrario, un bugiardo tende ad incolpare chiunque altro (ovviamente tranne che lui) per qualsiasi cosa avvenuta.
Respiro accelerato
La respirazione è il più grosso cambiamento fisico a cui va incontro un bugiardo. È un campanello d’allarme indicativo per togliere la maschera ad una persona che mente. Quando si dice una bugia le pulsazioni cardiache aumentano, e ciò incide sulla respirazione che si fa più affannosa e veloce.
Non a caso l’analisi del respiro è prevista dal poligrafo: la macchina della verità misura e registra proprio le diverse caratteristiche fisiologiche di un individuo, al fine di accertarne o meno la veridicità.