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BUONO A SAPERSI 03 MAGGIO 2023

Cosa succede prima di morire? La scienza ha risolto il mistero

Prima dell’ultimo respiro il nostro cervello si riattiva. E molto probabilmente vediamo davvero tutta la vita passarci davanti agli occhi. A rivelare cosa ci succede prima di morire è uno studio dell’Università del Michigan.

Gli scienziati hanno monitorato gli attimi finali dei pazienti per cui era stata dichiarata la morte cerebrale e che erano tenuti in vita dalle macchine. I risultati della ricerca, pubblicati sulla prestigiosa Proceedings of the National Academy of Sciences, aggiungono nuovi tasselli alle esperienze pre-morte.

Lo studio su cosa succede prima di morire

Jimo Borjigin, che fa parte dell’équipe dell’Università del Michigan, ha spiegato che la scoperta fa luce sul più grande interrogativo della vita. Prima della loro morte, nei cervelli di due dei quattro pazienti osservati è stato rilevato un incremento del 300% di onde gamma, che indicano pensieri articolati e coscienti. Un quantitativo enorme e ben superiore a quello di una persona sana come un pesce.

Se i dati raccolti nel piccolo campione dovessero rivelarsi corretti anche su larga scala, quanto rilevato potrebbe cambiare per sempre anche il mondo della medicina. Oggi una persona è dichiarata morta quando il cuore smette di battere o l’attività cerebrale appare piatta. Quest’ultima condizione potrebbe però essere reversibile.

I ricercatori ipotizzano l’esistenza di una sorta di “coscienza nascosta“, uno stato che non siamo in grado di monitorare con i moderni strumenti medici, che sarebbe in grado di riaffiorare in prossimità della morte. Forse con un processo non troppo diverso da quello che sveglia una persona che soffre di apnee notturne.

Il cervello si riattiva prima della morte?

Il cervello, ha spiegato la dottoressa Borjigin, ha una capacità incredibile di rilevare i livelli di ossigeno nel sangue. Ogni piccolo cambiamento attiva un sistema di allarme che permette di regolarli. Questo avviene anche in caso di arresto cardiaco. L’ipotesi della scienziata è che in queste circostanze il cervello utilizzi l’energia rimanente per permettere al corpo di tornare a funzionare e tentare di rianimarsi in autonomia.

A confermare questa teoria c’è anche uno studio precedente della ricercatrice, in cui sono stati dimostrati picchi di serotonina, un ormone coinvolto nei processi che regolano l’umore e il pensiero, durante ictus ischemici.

Quando muori, ti passa la vita davanti?

La produzione di alti livelli di onde gamma, gli stessi riscontrati anche in individui con neurodivergenze e schizofrenia, sembrerebbe indicare un flusso di pensieri particolarmente intenso. E potrebbe dunque confermare che prima di morire ci passa davvero tutta la vita davanti. Ma non solo.

Adesso si aprono nuovi scenari per la medicina grazie a una maggiore comprensione di questo fenomeno e della “coscienza nascosta” ipotizzata dai ricercatori dell’Università del Michigan. E forse di interventi che potrebbero rianimare i pazienti per cui viene dichiarata la morte cerebrale. Lo studio si inserisce in un filone sulle esperienze pre-morte che ha permesso di scoprire il mistero di chi vede la luce bianca e raccogliere le testimonianze di chi è “tornato dall’Aldilà.

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