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NOTIZIE 07 DICEMBRE 2023

Daddy Yankee smette di fare musica: era famoso per la"Gasolina"

Ogni periodo e ogni decade hanno il loro genere musicale di riferimento. A cavallo tra vecchio e nuovo millennio il reggaeton l’ha fatta da padrone. Si tratta di un movimento musicale che, in realtà, ha origini ben più lontane nel tempo. Come dice il nome stesso, prende spunto dal reggae anni ’70. Tra gli esponenti maggiormente noti a livello mondiale di questo movimentato stile c’è Daddy Yankee.

È suo il merito di aver portato il reggaeton a essere conosciuto in tutto il mondo, a partire dall’America del Nord, per arrivare in Europa attraverso la Spagna. Da genere di nicchia e puramente da ballo, si è rapidamente trasformato in un vero e proprio genere commeciale.

A distanza di quasi vent’anni dal singolo “Gasolina” che ha proiettato Daddy Yankee in cima alle classifiche di mezzo pianeta, l’artista ha dichiarato durante il suo ultimo concerto di voler dire addio alla musica per dedicarsi alla sua fede religiosa. Il re del reggaeton si ritira.

Perché Daddy Yankee si ritira dal mondo della musica

La notizia che ha sorpreso tutti è arrivata come un fulmine a ciel sereno durante l’ultimo concerto di Daddy Yankee, tenutosi nella sua Porto Rico. Non a caso l’ultima tappa del tour si chiama “La ùltima vuelta”. Una meta finale, intesa come culmine dell’iter spirituale dell’artista.

Daddy Yankee ha deciso di ritirarsi dal mondo della musica per seguire la sua vocazione e lo ha confessato al suo pubblico, non senza emozione: “Questo giorno è il più importante della mia vita, stasera riconosco, e non mi vergogno di dirlo al mondo intero, che Gesù vive in me e che io vivrò per lui. Questa è la fine di un capitolo e l’inizio di uno completamente nuovo. Tutti gli strumenti che ho, la musica, i social media, un microfono, sono ora per il Regno”.

Il cantante ha esortato i propri fan a seguire la fede, unico punto fermo nella vita terrena: “Non seguite un uomo, io sono una persona. Andate e seguite Gesù Cristo”, ha concluso il rapper.

Al termine del suo discorso Daddy Yankee ha gettato a terra il microfono e si è abbandonato a un pianto di commozione. Un finale che svariati milioni di fan speravano non arrivasse mai, all’apice di una tournée da 125 milioni di dollari.

La conversione di Daddy Yankee: ha fatto come Farruko

La scelta religiosa di Daddy Yankee fa ancora più scalpore se si pensa al genere musicale di provenienza: il reggaeton, infatti, è tutto fuorché casto. Travolti dal ritmo e per scarsa conoscenza della lingua, spesso non si fa caso alle parole.

Nel brano “Gasolina”, ad esempio, si legge “la mia gatta non smette di divertirsi perché a lei piace la benzina (dammi più benzina)”, con evidenti e non troppo impliciti rimandi al sesso.

Eppure la scelta spirituale di Daddy Yankee non è un unicum nella storia del reggaeton. Prima di lui, infatti, anche il collega Farruko aveva preannunciato una trasformazione radicale della sua musica e della sua vita durante un concerto tenutosi a Miami.

L’artista aveva chiesto scusa ai fan per quanto aveva cantato in carriera fino a quel momento: “Niente a questo mondo è eterno, se vuoi salvarti e vivere una vita piena, devi accettare Dio”, aveva dichiarato il cantautore portoricano.

Chi è Daddy Yankee, il re portoricano del reggaeton

Daddy Yankee, pseudonimo di Ramón Luis Ayala Rodríguez. Nasce in Porto Rico a Rio Piedras, il più grande distretto di San Juan, il 3 febbraio 1977. Inizia a scrivere musica giovanissimo, all’età di tredici anni, anche se in tenera età coltiva il sogno di diventare un giocatore professionista di baseball.

Un sogno che si spezza dopo aver ricevuto colpi di fucile a un ginocchio, che gli causano danni irreparabili alle gambe, ancora percepibili nel modo di camminare dell’artista.

È considerato un pioniere del reaggaeton, genere che negli anni della sua gioventù si stava diffondendo a Porto Rico. Il suo primo disco è “No Mercy”, pubblicato nel 1995.

In seguito forma un duo con Nicky Jam chiamato Los Cangris, ma è con gli album “El cartel” e “El cartel II” che diviene il re del reggaeton. Da quel momento in poi la sua carriera non conosce freni, con milioni di copie vendute in tutto il mondo e premi a ripetizione.

Le hit di Daddy Yankee, da “Gasolina” a “Con Calma”

Tra i numerosi brani di successo di Daddy Yankee, il più importante è probabilmente quello che gli ha permesso di essere conosciuto in tutto il mondo: “Gasolina”, infatti, è stato quello che si può definire un successo planetario.

La canzone viene pubblicata nel 2004 all’interno dell’album “Barrio fino”, ma viene lanciata come singolo solo nella primavera dell’anno seguente, diventando in brevissimo tempo un tormentone non solo in Porto Rico e nell’America Latina, ma anche in Stati Uniti, Canada, Giappone, Australia e in tutta Europa.

Il singolo entra in classifica ovunque e si piazza alla prima posizione della classifica di vendite in Messico e Colombia. Ha un grandissimo successo anche in Italia, dove arriva al secondo posto della classifica, venendo programmato con grande frequenza dalle radio del nostro Paese.

Eppure la carriera di Daddy Yankee non è solo “Gasolina”. Ci sono altre canzoni, molto più recenti, che hanno ottenuto un successo commerciale non indifferente. Tra questi la celeberrima “Despacito” con Luis Fonsi e “Con Calma”, cantata in inglese e spagnolo con la partecipazione del canadese Snow, autore del brano originale da cui è campionata, “Informer”, e della popstar Katy Perry.

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