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NOTIZIE 05 DICEMBRE 2023

Funghi velenosi al parco, gravissima una donna: allarme amanita

Una donna di Bassano, in provincia di Vicenza, versa in gravissime condizioni e rischia la vita a seguito di un’intossicazione da funghi velenosi. La specie incriminata è quella dell’amanita falloide. Al momento si trova ricoverata a Padova e potrebbe essere necessario un trapianto di fegato.

La donna di 58 anni ha raccolto dei funghi al parco Ragazzi del ’99, dopo averli mangiati sono arrivati i primi segnali da malessere ed è per questo che si è recata al pronto soccorso. Purtroppo, secondo i medici che l’hanno in cura, le sue condizioni potrebbero essere irreversibili.

Come sta la donna di Bassano intossicata dai funghi velenosi

A mettere in pericolo la vita della donna sono stati dei funghi, il loro nome scientifico è Amanita phalloides, che ha raccolto sotto alcuni abeti rossi al parco. Il malessere è arrivato poco dopo averli cucinati e ingeriti, in poche ore la situazione si è aggravata ed è stato necessario l’intervento dei medici del pronto soccorso.

Forti dolori addominali l’hanno subito insospettita e i sanitari sono stati avvertiti della possibile correlazione tra i funghi velenosi e i sintomi riscontrati. La paziente adesso è in pericolo di vita a causa di una lesione al fegato irreversibile e per la quale potrebbe essere risolutivo un trapianto d’organo. Per questo si trova al centro trapianti di Padova

Altri casi di intossicazioni in Toscana: è emergenza Amanita phalloides

A seguito di quanto accaduto, è stato dato l’allarme e sono state diffuse le foto dei funghi velenosi che hanno ridotto in condizioni disperate la 58enne veneta. Diego Schirato, esperto micologo, ha evidenziato come fra i funghi raccolti dalla donna ce n’erano alcuni scuri e probabilmente tossici.

È allarme amanita falloide anche in Toscana. In questa regione, fra i 16 casi di intossicazione da funghi rilevati da metà novembre 2023, 14 sono attribuibili alla tignosa verdognola (un altro nome con cui viene identificato il vegetale velenoso. Il caso più pericoloso riguarda una famiglia che ha mangiato l’Amanita phalloides, probabilmente scambiandolo per un Amanita Caesarea.

Come si riconosce l’amanita falloide o tignosa verdognola

Visti i pericoli che si corrono quando si mangiano le specie velenose, è importante che ad andare a funghi siano persone esperte della materia. Se ci si vuole improvvisare boscaioli, è comunque importante far visionare il proprio raccolto a chi se ne intende o coltivare i funghi in casa in sicurezza.

Tuttavia, rimane fondamentale sapere come sono fatti i funghi tossici della propria zona e, a proposito di amanita falloide, ecco tutti gli elementi per riconoscerli.

  • Il cappello ha una forma conica, quasi a campana, completamente liscia e leggermente lucida. Il colore varia dal grigio al giallo con una sfumatura verdognola.
  • Il gambo è dritto e liscio, presenta alcune striature che possono ricordare le sfumature verdastre presenti sul cappello.
  • L’Amanita ha una sorta di anello, di sacca che ricade sul gambo, con la consistenza di un tessuto.
  • Le lamelle sono alte, completamente bianche e libere dal gambo.
  • La carne è soda e fibrosa, totalmente bianca.

Cosa succede se si mangia l’amanita falloide e quali sono i rischi

Nel caso dell’amanita falloide, i segnali di una intossicazione non vanno presi sottogamba. Si tratta di un fungo fra i più velenosi e può provocare anche la morte. Se, fra le 12 e le 40 ore dall’ingestione, si notano i seguenti sintomi è bene correre in ospedale.

  • Nausea.
  • Vomito.
  • Diarrea.

Con il tempo sopraggiungono disidratazione, insufficienza renale, emorragie interne e il fegato può andare in necrosi. Gli esperti, quindi, raccomandano l’intervento ospedaliero.

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