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CONSIGLI 05 SETTEMBRE 2023

Tutti i trucchi per coltivare il peperoncino a casa

Il peperoncino è un ingrediente versatile in cucina e molto amato dai palati che preferiscono gusti piccanti e speziati. Può essere messo su praticamente qualsiasi tipo di piatto per dare quel sapore in più alla pietanza. Averlo fresco e sempre a portata di mano potrebbe essere un’ottima soluzione. Con il suo colore rosso acceso e la pianta dalle belle foglie verdi che non supera i 100 cm di altezza, è infatti adattissimo a essere coltivato in casa.

Quali sono i tipi di peperoncino coltivabili a casa

Tra i vari ortaggi, i peperoncini sono sicuramente i più affascinanti, ma per coltivarli in casa bisogna scegliere quale tra le centinaia di varietà è la più indicata alle proprie esigenze. Le possibilità sono innumerevoli, a livello botanico esistono ben 5 specie distinte:

  • capsicum annuum, a cui appartengono la maggior parte delle varietà;
  • capsicum baccatum, sono i peperoncini sudamericani della famiglia degli aji;
  • capsicum chinense, la specie dei peperoncini più piccanti al mondo, tra cui gli habanero;
  • capsicum frutescens, peperoncini con piante ad alberello, tra cui il famoso tabasco;
  • capsicum pubescens, i peperoncini messicani come il rocoto.

Tra le tipologie da coltivare in casa un’opzione sono gli jalapeno o aji Amarillo, con una piccantezza delicata e bilanciata, oppure i nostrani peperoncini calabresi oppure i super piccanti naga morich, habanero o Carolina reaper, quest’ultimo è il più piccante al mondo.

Come si coltiva il peperoncino in vaso

I peperoncini, così come il basilico, possono essere coltivati in pieno campo o in un vaso di dimensioni contenute. Non esiste una stagione o un periodo dell’anno ideale per la semina perché molto dipende dal clima. Siccome i peperoncini hanno una crescita lenta e vogliono il caldo, in genere si comincia a seminarli tra marzo e giugno. Bisogna munirsi di un buon terriccio morbido e drenante e di vasetti di yogurt vuoti in cui posizionare i semi uno a uno.

Un altro metodo semplice è quello di far germogliare i semi su vasi di carta assorbente. Basterà bagnare la carta assorbente e metterci sopra i semini. Quando compariranno i primi germogli si potrà interrare la piantina. Una volta spuntata la piantina, si può mettere nel suo vaso, ma bisogna fare attenzione che la temperatura non sia sotto i 15°C. Il peperoncino ha bisogno di un ambiente caldo e soleggiato, se il clima è ancora freddo, tenete il vaso in casa o copritelo con un telo per proteggerlo dal vento e dagli acquazzoni.

Quante volte a settimana si annaffia il peperoncino

Una volta messe a dimora le piantine bisogna annaffiarle con regolarità, preferibilmente al mattino presto, ogni giorno. Una cosa da sapere è che le piante di peperoncino sono soggette all’attacco degli afidi. Per prevenire questi parassiti, si consiglia di bagnare la pianta con il macerato d’ortica una volta a settimana.

Bisogna poi prestare particolare attenzione al ristagno idrico. Piantante i peperoncini in un terreno drenante ed evitate i ristagni nei sottovasi. La quantità di acqua è determinante anche ai fini della piccantezza.

Quanto dura la pianta del peperoncino

Una caratteristica interessante della pianta di peperoncino è che è perenne. A differenza di altre piante da orto che sono biennali, come il prezzemolo, questo arbusto non va ripiantato. Attenzione però se la temperatura scende sotto i 12°C perché soffre particolarmente il freddo.

In Italia, per via del clima che prevede un inverno freddo, spesso si tratta il peperoncino come annuale, ovvero si semina ogni anno, si arriva al raccolto e poi si toglie la pianta, sapendo che non resisterebbe all’inverno. Per evitare di dover ripiantare il peperoncino ogni 12 mesi, basterà tenerlo al riparo nei mesi freddi.

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